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Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica

31 Gennaio 2015 13:00, di Ornella Fulco
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Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica Italiana, primo Siciliano per il quale si aprono le porte del Quirinale. Ha ottenuto 665 voti...

Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica Italiana, primo Siciliano per il quale si aprono le porte del Quirinale. Ha ottenuto 665 voti, superando abbondantemente il quorum, previsto per la quarta votazione, che era fissato a 505 voti e sfiorando quello dei due terzi dell'assemblea previsto nelle votazioni precedenti. Erano presenti e votanti 995 parlamentari. Figlio di Bernardo, politico democristiano più volte ministro tra gli anni Cinquanta e Sessanta, e fratello minore di Piersanti che, nel 1980, fu assassinato da Cosa Nostra mentre era presidente della Regione Siciliana, è nato a Palermo nel 1941. In gioventù ha militato tra le file del Movimento Studenti di Azione Cattolica, di cui fu responsabile per il Lazio dal 1961 al 1964 e poi della Federazione Universitaria Cattolica Italiana. Laureatosi in Giurisprudenza, è stato docente di Diritto Parlamentare all'Università di Palermo. Vicino, per tradizione familiare, alla corrente morotea della Democrazia Cristiana, dopo la morte del padre nel 1968 e l'assassinio del fratello, nel 1983 fu eletto alla Camera dei Deputati nella circoscrizione della Sicilia occidentale. Nel 1989 fu nominato ministro della Pubblica Istruzione del sesto governo Andreotti. Si dimise dall'incarico il 27 luglio 1990, insieme ad altri ministri della corrente di sinistra della DC, per protestare contro la fiducia posta dal governo sul disegno di legge Mammì di riassetto del sistema radiotelevisivo. Dal 1990 al 1992 non ricoprì incarichi di governo ma fu vicesegretario della Democrazia Cristiana fino alla sua rielezione alla Camera. Sempre nel 1992 gli fu affidata la direzione del quotidiano democristiano "Il Popolo". Nel corso della XII Legislatura Sergio Mattarella fu relatore delle leggi di riforma del sistema elettorale della Camera e del Senato che, recependo l'esito del referendum del 1993, introducevano una preponderante componente maggioritaria. La legge Mattarella, alla quale il politologo Giovanni Sartori diede l'appellativo di "Mattarellum", fu utilizzata per le elezioni politiche del 1994, del 1996 e del 2001. Mattarella è stato uno dei protagonisti del rinnovamento della DC che ha condotto, nel gennaio 1994, alla fondazione del Partito Popolare Italiano, nelle cui liste è stato eletto alla Camera nel 1994 e nel 1996. Al Congresso nazionale del luglio 1994, insieme alla componente più di sinistra dei Popolari, si oppose alla candidatura di Rocco Buttiglione alla segreteria del partito, in sostituzione del segretario dimissionario Martinazzoli. Sostenitore, sin dal 1995, della candidatura di Romano Prodi alla guida di una coalizione di centrosinistra (L'Ulivo) comprendente tra gli altri il PPI e il PDS, fu confermato alla Camera alle elezioni del 1996 e fu eletto capogruppo dei deputati popolari. Caduto il primo governo Prodi, assunse la carica di vicepresidente del Consiglio durante il governo D'Alema. E' stato Ministro della Difesa nel successivo governo D'Alema e nel secondo governo Amato, sino al 2001. L'incarico di Mattarella al Ministero della Difesa seguì la delicata partecipazione dell'Italia all'operazione "Allied Force", con la quale la NATO era intervenuta nella guerra del Kosovo, e coincise con l'approvazione della legge di riforma delle Forze Armate che aboliva il servizio di leva obbligatorio. Nel 2001 Sergio Mattarella fu rieletto alla Camera dei Deputati nelle liste della Margherita, alle elezioni politiche del 2006 fu candidato nella lista dell'Ulivo e venne eletto deputato per la settima volta. Nel 2007 fu tra gli estensori del manifesto fondativo del Partito Democratico ma, dopo lo scioglimento anticipato della XV legislatura nel 2008, non si è ricandidato. Il 22 aprile 2009 è stato eletto, dalla Camera dei Deputati, componente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa. Dall'ottobre 2011 è stato eletto, dal Parlamento in seduta comune, giudice della Corte Costituzionale, anche in quel caso alla quarta votazione: ottenne 572 voti, uno più del quorum richiesto, incarico che ha ricoperto fino ad oggi. Sposato con Marisa Chiazzese, sorella della moglie del fratello Piersanti, è rimasto vedovo nel 2012. Ha tre figli, Bernardo, Laura e Francesco. Chi lo conosce Sergio Mattarella lo descrive come un uomo tutto casa, lavoro, studio e famiglia, sobrio, frugale, cattolico ma non bigotto. Mattarella ha mostrato, nella sua lunga carriera, di essere un politico che detesta il "rumore" della politica, misurato al punto da sembrare timido ma anche estremamente determinato, equilibrato, bravissimo a controllare le emozioni. Secondo indiscrezioni trapelate dall'ambiente dei suoi amici, si sa che ama i gatti e la lettura, soprattutto saggistica. La sua vera passione, dicono, sono i sei nipoti, che abitano tutti a Roma. Nei fine settimana Mattarella, che a Roma ha - fino ad oggi - alloggiato alla foresteria della Corte Costituzionale, torna a Palermo, nella sua casa in via Libertà e non manca mai di fare un salto dal suo barbiere di fiducia in via Catania.

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