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Sgarbi replica al rinvio a giudizio con un esposto

01 Febbraio 2013 21:21, di Niki Mazzara
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Come era facile prevedere l’ex sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi interviene sulla vicenda che, secondo Repubblica, lo vede rinviato a giudizio dalla P...

Come era facile prevedere l’ex sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi interviene sulla vicenda che, secondo Repubblica, lo vede rinviato a giudizio dalla Procura di Marsala per una questione legata alle statue dell’artista palermitano Cesare Inerillo che dovevano far parte del Musoe della Follia che il critico d’arte voleva allocare a Salemi ai tempi in cui era sindaco della città belicina. Nella nota di contestazione dei fatti, Sgarbi sostiene di non essere in possesso di “ nessuna statua di Cesare Inzerillo. Il fatto non riguarda me ma l´artista. Io ho semplicemente indicato la necessità di realizzare un Museo che non avesse sede a Salemi, ma a Matera. I commissari prefettizi devono parlare con Matera, e se vogliono qualcosa indietro la chiedano pure ad Inzerillo. Pertanto, ritenuta la falsità della notizia, mi sono visto costretto -anche per tutelare la mia onorabilità- a conferire mandato al mio legale di denunciare tutti i responsabili per calunnia e/o per diffamazione». Quanto poi all’inchiesta della Procura di Marsala su una presunta omissione di atti d´ufficio per la messa in sicurezza della case del centro storico, l’ex sindaco sostiene che “ si tratta di un’inchiesta grottesca atteso che la legge stabilisce, inequivocabilmente, che il recupero e la messa in sicurezza delle case distrutte dal terremoto del 1968 è di esclusiva pertinenza dello Stato centrale. Ad ogni modo, osservo che per 40 anni nessuno - compresa la Procura inquirente - si è preoccupato delle case abbandonate del centro storico di Salemi. Oggi, incredibile, si vorrebbe colpire, chi, quelle case, con un progetto di cui ha parlato tutto il mondo, ha tentato di recuperarle. Quindi – continua Sgarbi- nessuna richiesta di rinvio a giudizio nei miei confronti da parte del Pubblico Ministero, ma solo la notifica dell'avviso conclusione indagini, al quale posso oppormi chiedendo di essere sentito, con possibilità di richiesta di archiviazione; ad ogni buon conto, per questa ed unica indagine, risulto indagato dalla Procura di Marsala per una semplice contravvenzione. Per altro verso, in ordine all'asserita omissione di atti d'ufficio, specifico di non aver ricevuto, a tutt'oggi, alcuna comunicazione. Ne discende la violazione del segreto investigativo da parte di tutti coloro che scrivono queste cose – false - che, in ogni caso, danneggiano la mia privacy ed il mio onore e decoro. Infine, - e qui Sgarbi effettua un affondo- rilevo che il magistrato titolare dell´indagine circa l'asserita contravvenzione contestatami è il dottor Dino Petralia, più volte indicato come probabile candidato al Parlamento nelle file del centrosinistra».

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