Situazione migranti, il prefetto Falco: "Per hotspot serve aiuto Europa"
Meno "controllori" e più persone sul campo per accelerare le procedure riguardanti i migranti. Lo ha chiesto il prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, n...
Meno "controllori" e più persone sul campo per accelerare le procedure riguardanti i migranti. Lo ha chiesto il prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, nel corso della visita di parlamentari e dirigenti tedeschi della Linke al Cie di Milo e al centro di accoglienza straordinario "Villa Sant'Andrea" di Valderice. La delegazione era accompagnata dall'onorevole Erasmo Palazzotto, vicepresidente della Commissione esteri della Camera e componente dell’Ufficio di Presidenza della Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza. Dopo una prima sosta al Cie, i parlamentari e dirigenti del partito tedesco hanno visitato la struttura valdericina e parlato con alcuni dei migranti - attualmente sono poco più di 230 - che ospita. La maggiore criticità lamentata è risultata essere quella legata alle lunghe attese, in molti casi oltre i 12 mesi, per le audizioni. Dall'1 gennaio al 30 settembre di quest'anno, dai dati ufficiali della Commissione che opera sul territorio trapanese emerge che solo il 39,39 per cento dei migranti esaminati è stato trovato nella condizione di ottenere la protezione internazionale. Le maggiori percentuali di rigetto delle istanze si registrano tra coloro che provengono da Nigeria, Pakistan, Afghanistan, Mali, Gambia, Guinea mentre la percentuale più alta di accoglimenti riguarda gli Eritrei. Il prefetto Falco ha risposto anche a domande sui "numeri" dell'accoglienza in provincia di Trapani, sia in termini di persone ospitate nelle diverse tipologie di centri sia in termini economici. Nel 2014 sono stati spesi circa 18 milioni di euro per l'accoglienza e quest'anno ci si avvia verso una cifra di circa 25 milioni di euro. "L'hot spot da realizzare a Trapani sarebbe una soluzione vincente, funzionale al sistema - ha poi detto Falco - ma dato il tantissimo lavoro che viene richiesto, e qui lavoriamo per tutti, è necessario un supporto in termini di personale, magari anche da parte di associazioni umanitarie". "Quello che è stato realizzato in questo territorio - ha sottolineato il prefetto, rispondendo ad una precisa domanda su come il fenomeno migratorio venga vissuto dai cittadini - difficilmente sarebbe potuto accadere altrove. Le nostre comunità hanno mostrato una capacità di accoglienza che può solo essere da esempio per altre realtà . Ormai abbiamo preso le misure del fenomeno e posso dire che la qualità dell'accoglienza va progressivamente migliorando". "E' bene che persone di altri Paesi tocchino con mano cosa si sta facendo nella nostra terra in termini di accoglienza. Noi, insieme ai parlamentari tedeschi, vogliamo cambiare la legislazione europea in tema di asilo - ha commentato l'onorevole Palazzotto - superando il Regolamento di Dublino che prevede che ogni Paese da solo affronti un'emergenza di tale portata".
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