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Paceco | Attualità

Sos Dislessia consegna i banchi del professor Stella

23 Maggio 2019 14:47, di Redazione
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A Paceco ed alla scuola Mazzini di Erice

Il Network Sos Dislessia Netwok, che ha nel logopedista  Giuseppe D’Ales il suo referente provinciale, sta promuovendo la diffusione dei “banchi del professor Stella”, sussidio didattico che rappresenta uno strumento compensativo utile ai ragazzi con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento),e non solo a loro, per favorire i processi di apprendimento.
Il progetto, in linea con i dettami della legge 170 del 2010,  prenderà il via  l’anno prossimo e riguarderà quattro terze classi a Paceco ( che si avvarranno della sponsorizzazione dell’agriturismo Vultaggio, la Farmacia Saccà e del contributo degli assessori comunali) e due quarte classi ( sponsor la cartoleria Galli, gestione Barbara) a  Erice. Ieri intanto sono stati consegnati io primi banchi per un progetto che mira ad una didattica inclusiva con apposti su ogni  banco un foglio trasparente che comprende una linea numerica da 0 a 20, da 0 a 50 e da 0 a 100 oltre alla tavola pitagorica e che è stato sposato con entusiamo dai due dirigenti scolastici interessati, la dottoressa Barbara Mineo per la ’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di Paceco e il dottor Francesco Marchese per l’ Istituto Comprensivo."Giuseppe Mazzini" di Erice

Il  Progetto “Banco del professor  Stella” prende il nome del suo ideatore, Giacomo Stella,  Responsabile Scientifico dei Centri SOS Dislessia da lui fondati, Professore ordinario di Psicologia Clinica al dipartimento di Educazione e Scienze Umane presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.  Attuato per la prima volta nella Scuola di Marmorta, a Molinella, vicino Bologna, come affermato dal suo ideatore “ non sono un ritorno al passato, ma uno strumento compensativo utile ai ragazzi con DSA e non solo a loro, per favorire i processi di apprendimento”. “Come ha sottolineato il professore Stella – dice Giuseppe D’Ales, logopedista, responsabile per Trapani di Sos Dislessia -  la scuola deve ritornare ad essere amica dei bambini e cercare di rendere accessibile e piacevole l’apprendimento dell’aritmetica che viene considerata una disciplina ostica”. Secondo Stella “ il bambino nasce con una predisposizione innata a “matematizzare” l’ambiente, come dimostrano le ricerche sulle capacità del neonato di apprezzare le quantità. È dunque necessario continuare a favorire questa capacità recuperando gli strumenti di base che facilitano il calcolo e stimolano la voglia di fare esperienza”.

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