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Studenti dell'Istituto Industriale "Leonardo da Vinci" in finale al NAO Challenge - Trapani Oggi

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Studenti dell'Istituto Industriale "Leonardo da Vinci" in finale al NAO Challenge

07 Maggio 2018 19:55, di Ornella Fulco
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C'era anche una squadra di studenti di Trapani alla finale, conclusasi sabato scorso, nella sede della Fondazione Golinelli, a Bologna, il “NAO Challe...

C'era anche una squadra di studenti di Trapani alla finale, conclusasi sabato scorso, nella sede della Fondazione Golinelli, a Bologna, il “NAO Challenge”, una gara di robotica alla quale ha partecipato anche una squadra dell’Istituto Tecnico Industriale “Leonardo da Vinci” di Trapani. La gara vede come protagonista NAO, un robot umanoide alto 58 centimetri, che dispone di sensori di prossimità e di contatto, microfoni, telecamere, software per il riconoscimento vocale e visivo, sintesi vocale e motori che gli permettono di eseguire con la testa e gli arti movimenti anche complicati, insomma un robot con un alto grado di interazione con l’ambiente circostante e con l’uomo. La squadra dell’ITI, i "da Vinci NAO's Team Trapani” è composta da 8 alunni: Andrea Buscaino, Martina Licata, Andrea Maiorana, Gabriele Martino, Mauro Piacentino, Giuseppe Ruggirello e Stella Vito, della classe III B, e Davide Buffa della IV B. "Possiamo guardare - dice Antonio D'Arrigo, uno dei docenti che ha seguito gli studenti nel progetto insieme a Franca Colli e Giuseppe Laudicina - a questi ragazzi come a dei “piccoli” pionieri della robotica umanoide a Trapani. Hanno infatti portato nel nostro territorio abilità e competenze sulla robotica umanoide, ma non solo, partecipando a questa gara hanno permesso che arrivasse a Trapani un NAO! Infatti non disponendo del robot la Scuola di Robotica e Campus Store (sponsor della gara) ne hanno spedito loro un esemplare". Gli studenti hanno così potuto provare dal vivo il lavoro sviluppato in ambiente di simulazione. Il robot è stato messo a loro disposizione presso la scuola media "De Stefano" tra lo stupore e l’interesse degli alunni che hanno potuto vedere un robot umanoide in grado di camminare, ballare, parlare e interagire con i ragazzi. La gara si è svolta in diversi fasi con sei diverse semifinali a Genova, Pozzuoli, Messina, Firenze, Bolzano e Udine con più di 100 squadre da tutta Italia. Di queste solo 32, tra cui quella trapanese, hanno guadagnato l’accesso alla finale di Bologna. Il tema di quest’anno era incentrato sul modo in cui NAO può collaborare per migliorare la vita degli anziani, interagendo con loro perfacilitare lo svolgimento di una o più attività quotidiane, supportando uno stile di vita il più possibile indipendente. I ragazzi hanno affrontato quattro prove. La prima, “Presentiamo la squadra”, dove hanno raccontato – insieme a NAO - il lavoro svolto, le sfide incontrate e i problemi risolti, mettendo in evidenza il ruolo di ciascuno nel lavoro di squadra. La seconda, “NAO, mi aiuti a...” dove l’obiettivo è stato quello di individuare una soluzione tecnologica innovativa che prevedeva l’utilizzo di NAO per aiutare gli anziani. Qui sono entrate in gioco le competenze tecniche degli studenti oltre alla loro creatività. Infatti, nello svolgere questo compito il robot doveva avvalersi dell’uso di un sistema esterno dotato di sensori e motori in grado di connettersi con lui. Gli studenti dell'Istituto Industriale hanno realizzato “Cucciolo”, un piccolo sistema di trasporto basato sulla scheda elettronica “Arduino Yun” e fornito di sensori ad ultrasuoni e motori che gli permettono di interagire con l’ambiente esterno e con NAO. "Cucciolo" è in grado di muoversi sia autonomamente (evitando ostacoli lungo il cammino) sia sotto il comando vocale degli anziani (“avanti”, “gira a destra”, etc) sempre attraverso la mediazione di NAO. NAO può pure affidare a "Cucciolo" un oggetto (ad esempio un farmaco) da consegnare ad un anziano distinguendo tra un farmaco e l’altro. Infine i ragazzi hanno pensato ad una funzione ludica - sempre attivata attraverso NAO - che sia in grado di intrattenere un po’ gli anziani: "Cucciolo" è in grado di seguire le persone e di tenersi ad un certa distanza da loro. La terza prova, “NAO we show”, ha avuto come parole d’ordine l’allegria e la fantasia ma anche il gioco, il teatro, il canto, la poesia e la danza, rendendo NAO ed i ragazzi protagonisti di attività per divertire e fornire occasioni d’incontro e di stimolo agli anziani. Visto il tenore della prova, i docenti delle discipline tecniche hanno lasciato il compito di guidare gli studenti alla loro insegnante di Italiano, Franca Colli. Tra lo stupore dei ragazzi, la robotica ha assunto un taglio decisamente diverso rispetto a quanto conosciuto: simpatici dialoghi con botta e risposta, canzoni e ballo! I ragazzi hanno ballato insieme a NAO il "ballo di Simone", sicuramente caro a quanti hanno qualche anno in più, e cantato e ballato “Gianna” di Rino Gaetano. Questa prova ha incontrato i favori della giuria che ne ha disposto la ripetizione per stabilire i vincitori. Durante lo sviluppo dei lavori, gli studenti trapanesi si sono pure recati presso la casa di riposo "Villa Francesca" a Valderice per mostrare il loro lavoro ai residenti della struttura che hanno apprezzato e sono rimasti incuriositi da quanto visto e sperimentato. Infine la quarta prova, “Me & You” che ha riguardato la creatività, lo spirito della squadra, le capacità di creare animazioni e video, di interagire e scambiare idee tramite le piattaforme social quali Instagram (https://www.instagram.com/naodavinci/), Facebook (https://www.facebook.com/Da-Vinci-NAOs-Team-Trapani-324198231396914/), YouTube (https://www.youtube.com/channel/UCGt_nfK56Xs7CMUehJaQU7A). "Anche se la gara non è stata coronata dalla soddisfazione di vincere un premio - commenta D'Arrigo - possiamo senz’altro affermare che i nostri studenti hanno ben figurato in ognuna delle prove, ricevendo - in qualche caso - anche i complimenti delle giurie. Rimangono le nuove competenze acquisite, la maturazione della capacità di lavorare in squadra e per obiettivi, l’esperienza di un contesto per loro nuovo e stimolante vissuto a Bologna tra centinaia di coetanei da tutta Italia, con la percezione di essere in grado di competere con loro e di saper sviluppare, gestire e programmare sistemi multitecnologici, divertendosi e facendo qualcosa di utile".

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