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Suicidi, l'Assostampa Trapani: "Si faccia informazione responsabile e non sensazionalismo"

18 Luglio 2018 10:41, di Redazione
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Il caso del suicidio di una giovane a Marsala e quello di un 39enne a Castelvetrano, pubblicati lunedě scorso e oggi da due siti on line locali, imp...

Il caso del suicidio di una giovane a Marsala e quello di un 39enne a Castelvetrano, pubblicati lunedì scorso e oggi da due siti on line locali, impone una riflessione sulle modalità con cui sono state riportate le notizie e sul rischio “emulazione” che l’attenzione mediatica a casi di suicidio può generare, in particolare sugli adolescenti e i giovani. L'Assostampa Trapani ricorda a tutti i colleghi quanto suggerito dall'OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità, e dalla "Carta di Trieste", codice etico per i giornalisti, in questi casi. Come sottolinea la stessa FNSI, già dal 1996 l’OMS ha consigliato alle nazioni di attuare programmi di prevenzione del suicidio con strategie mirate ad ampio raggio. Nella lunga e articolata lista delle strategie consigliate si legge: “incoraggiare un’informazione responsabile da parte dei media”. Numerosi studi e ricerche dimostrano infatti la correlazione tra notizie riportate da Tv, giornali e internet, inerenti il suicidio e l’aumento di questo fenomeno nel periodo immediatamente successivo. Allora, quale tipo di informazione può danneggiare? 1. Un’informazione dell’episodio del suicidio con: •descrizioni dettagliate del fatto; •la pubblicazione di fotografie o, nel caso della televisione, le riprese del fatto; •la pubblicazione di nome, cognome e indirizzo della persona che ha compiuto il suicidio o di altri elementi di identificazione, comprese le iniziali anagrafiche; •la pubblicazione della notizia in prima pagina, con tanto di locandina o come notizia in apertura di un telegiornale; •la descrizione particolareggiata del luogo, del tempo, delle modalità (metodo) e dei moventi ipotizzati. 2. Un’informazione che rappresenti il suicidio come un atto di difesa della propria dignità da parte di chi lo compie o addirittura come un gesto eroico o romantico. 3. Un’informazione di stampo sensazionalistico o scandalistico al fine di attirare un maggior numero possibile di lettori o di pubblico. 4. Un’informazione che descriva il suicidio come unica soluzione possibile per quella persona. 5. Un’informazione che insista sulla ricerca dei “colpevoli” ovvero di coloro o di quelle circostanze che avrebbero spinto la persona a compiere il gesto. 6. Un’informazione che esprima giudizi o analisi affrettate e non pertinenti. L’Assostampa Trapani quindi invita i colleghi, e in particolare i direttori responsabili dei siti on line, a porsi queste considerazioni prima di pubblicare ancora notizie su un suicidio.

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