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Salaparuta | Cronaca

Sventato furto ai ruderi e al Cretto di Burri

25 Settembre 2015 11:56, di Ornella Fulco
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 Avevano preso di mira le rovine della vecchia Salaparuta, distrutta dal terremoto del 1968, e l'area del Cretto di Burri a Gibellina da cui trafugare...

 Avevano preso di mira le rovine della vecchia Salaparuta, distrutta dal terremoto del 1968, e l'area del Cretto di Burri a Gibellina da cui trafugare oggetti antichi e altri manufatti da rivendere sul mercato dell'antiquariato ma sono stati scoperti e arrestati dai Carabinieri. A finire in manette, dopo una serie di indagini avviata a seguito di alcuni furti avvenuti tra i comuni di Salaparuta e Poggioreale, sono stati il 33enne Mimmo Lo Piccolo, il 63enne Vincenzo Anile e il 48enne Paolo Chinnici, tutti e tre residenti a Carini, in provincia di Palermo. I tre sono stati individuati e bloccati da una pattuglia dei Carabinieri di Salaparuta mentre, a bordo di un autocarro, si aggiravano fra i ruderi del vecchio centro di Salaparuta e nei pressi delle macerie della Chiesa Madre. Sul loro mezzo è stata rinvenuta una notevolissima quantità di manufatti in pietra antica e diversi lastroni in pietra bianca, di grandezza variabile e del peso oscillante tra i 100 ed i 180 chili ciascuno, di forma rettangolare e di foggia antica, intagliati e squadrati a mano, del tipo utilizzato per la pavimentazione di piazze e spazi esterni nei centri storici cittadini. I militari, con il supporto dei colleghi della vicina Stazione Carabinieri di Gibellina, hanno accertato che il materiale era stato trafugato poco prima dall'area del Cretto di Burri, realizzato dall'artista sulle macerie di Gibellina vecchia. Sottoposti a perquisizione, i tre ladri in trasferta sono stati trovati in possesso di vari utensili e arnesi da scasso, evidentemente utilizzati per asportare i manufatti. Condotti presso la caserma dei Carabinieri di Salaparuta, su disposizione del pm competente della Procura di Sciacca, sono stati dichiarati in arresto, in flagranza, per furto di oggetti di antiquariato. Nei loro confronti il gip del Tribunale di Sciacca ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Carini.

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