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Sviluppo turistico: le proposte del Movimento "Turismo&Territorio"

05 Febbraio 2014 17:16, di Ornella Fulco
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Superato lo stato di emergenza legato al rinnovo del contratto di co-marketing con Ryanair, il territorio e i suoi sempre più numerosi operatori e lav...

Superato lo stato di emergenza legato al rinnovo del contratto di co-marketing con Ryanair, il territorio e i suoi sempre più numerosi operatori e lavoratori del settore turistico si apprestano ad affrontare una nuova “stagione” più che mai ricca di sfide. Sull'argomento si registra la nota del movimento "Turismo&Territorio" che, dopo aver ringraziato gli "attori" che hanno portato a buon fine l'accordo - Camera di Commercio, Prefetto e sindaci - definisce la sinergia attuata "come un importante punto di partenza di un percorso che miri ad affermare la Riviera Trapanese come vera e propria destinazione turistica". "Noi crediamo fermamente - si legge ancora nella nota - che il 2014 sarà infatti l’anno zero del turismo a Trapani e tutto il suo territorio: questa stagione ormai alle porte costituirà un banco di prova fondamentale non solo per tutto il comparto turistico ma anche per tutto il territorio nel suo assieme: cittadini, istituzioni, imprese, lavoratori". Secondo gli esponenti di "Turismo&Territorio", perchè la provincia di Trapani diventi una destinazione turistica appetibile per viaggiatori italiani e stranieri occorre "che ognuno faccia bene il proprio lavoro, iniziando dalle cose fondamentali, dalle cose semplici". Ecco quali sono secondo gli operatori turistici aderenti al movimento: "PULIZIA DI SPIAGGE E LITORALI DAL 1° APRILE AL 31 OTTOBRE E SERVIZIO MINIMO IN BASSA STAGIONE Il trend degli ultimi anni ha visto iniziare la stagione turistica fin dal mese di marzo, con l’arrivo dei primi turisti dal Nord Europa. Questi scelgono le nostre località attratti anche e soprattutto dal clima e dalle spiagge. Noi chiediamo alle amministrazioni locali di non aspettare Giugno e di anticipare a Marzo (in ogni caso non oltre il 1° aprile) la pulizia delle spiagge e dei litorali e renderle così fruibili ai nostri ospiti. La natura ci ha fatto un bellissimo regalo nel darci un clima e un mare meraviglioso: chi ne ha l’autorità, faccia il necessario per preservare questo patrimonio naturale che sono i nostri litorali e renderlo pienamente fruibile il più a lungo possibile! La soluzione ideale che proponiamo consiste nel garantire un servizio minimo di pulizia delle spiagge TUTTO L’ANNO: in inverno basterebbe un intervento ogni due o tre settimane, per rimuovere rifiuti, spesso ingombranti, che arrivano con le mareggiate ed evitare lo spettacolo indecoroso di spiagge che assomigliano a discariche a cielo aperto. La pulizia quotidiana invece dovrebbe avvenire non tre o quattro ma un ALMENO SETTE MESI ALL’ANNO, dal 1° aprile al 31 ottobre di ogni anno. In realtà questa potrebbe essere prolungata anche oltre, perché il nostro mare a novembre – spesso anche a dicembre! – è molto più caldo dei mari o dei laghi dei paesi del nord in piena estate! PULIZIA E DISERBATURA DELLE STRADE, RANDAGISMO Il pendant naturale della pulizia delle spiagge è ovviamente la pulizia delle strade nonché di tutti gli spazi pubblici, in contesto urbano o extraurbano, in ogni città, contrada, località turistica, via di transito. Ancora una volta, si tratta di requisiti “de minimis” per poter ambire a diventare una destinazione turistica: a poco serve parlare di turismo 2.0 e di destination marketing se poi non siamo in grado di garantire quel minimo di decoro e pulizia che si addicono non tanto a una meta turistica quanto semplicemente a un paese civile. Per questo il Movimento "Turismo&Territorio" auspica che tutti i Sindaci e i Consigli Comunali pongano costantemente la massima attenzione alla pulizia delle nostre strade, alla loro diserbatura, e con questi anche al crescente fenomeno del randagismo: quest’ultimo causa non solo di sporcizia creata in maniera diretta e indiretta, spesso in branco, dai cani randagi, ma anche e soprattutto di alcuni gravi casi di aggressione ai turisti ed ai cittadini! Anche questo dell’incolumità è un requisito di base imprescindibile e preliminare a qualunque riflessione più ampia sulla vocazione turistica di un territorio. CRISI IDRICA Terzo e ultimo punto tra le questioni che hanno più a che fare con la sfera dei diritti fondamentali delle persone che con la politica turistica è ovviamente quello relativo alla cronica carenza di acqua che affligge il nostro territorio, specialmente durante la stagione estiva e particolarmente nel clou dell’estate, tra i mesi di giugno e settembre. Sappiamo che si tratta di una questione annosa e estremamente complessa, ma questo non può esimerci dall’invitare tutti i sindaci e i Consigli comunali e gli enti preposti a livello provinciale e regionale ad agire di concerto con lo stesso spirito dimostrato in occasione dell’operazione co-marketing, al fine di trovare soluzioni rapide e possibilmente durature a questa vera e propria piaga che rappresenta un’immane spreco di energie e risorse per cittadini e imprese. Con questo - conclude la nota - noi del Movimento "Turismo & Territorio" non pensiamo di chiedere niente di straordinario, ma semplicemente che le autorità locali garantiscano un minimo standard di servizio negli aspetti più elementari e basilari di quella che è l’accoglienza di chi visita, per poco o molto tempo che sia, il nostro territorio. Pulizia, incolumità fisica, acqua corrente: ribadiamo con forza che non è pensabile costruire una destinazione turistica là dove mancano elementi fondamentali non già per un turismo esclusivo, ma semplicemente per una vita dignitosa".

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