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Tagli ai fondi regionali del Tpl, l'allarme di ATM

06 Febbraio 2019 09:27, di Ornella Fulco
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La riduzione provocherà effetti sul servizio già esistente

Bilancio di Atm a rischio tagli dopo che il governo regionale, contrariamente a quanto emerso negli incontri con le associazioni di categoria dello scorso novembre, ha rimesso in discussione il taglio ai contributi al settore del Trasporto pubblico locale per il biennio 2019-2020. Si prospetta una riduzione del 30%, rispetto al contributo 2018. Per ATM Spa Trapanisi tratterebbe di 360.000 euro oltre l'iva in meno per ogni anno. 

Sulla vicenda, che rischia di provocare una riduzione non solo degli investimenti nel trasporto pubblico cittadino ma anche una contrazione dei servizi già erogati, si registra la dichiarazione di Massimo La Rocca, amministratore unico della società: "Attendiamo fiduciosi - dice - gli sviluppi dei prossimi e cruciali dieci giorni dopodichè, in caso di esito negativo, cioè la conferma del taglio, saremo costretti a valutare azioni forti, sia interne che esterne all'azienda, con ripercussioni soprattutto per l'utenza". 

La notizia dei tagli arriva in un momento cruciale per l'azienda di mobilità urbana trapanese - che ha presentato l'ultimo bilancio in attivo - impegnata in una operazione di svecchiamento e integrazione del parco mezzi e nella estensione delle linee sul territorio cittadino. 

Asstra Sicilia e Anav, che sono le maggiori sigle del TPL, hanno già chiesto un incontro urgente alla Regione, alla presenza degli assessori all'Economia e alla Mobilità per capire se ci sono margini di recupero rispetto a quanto approvato in commissione Bilancio nel ddl di stabilità. Nel frattempo sarà sospesa la partecipazione delle associazioni di categoria ai tavoli tecnici avviati al Dipartimento regionale dei Trasporti per discutere della nuova rete e dei servizi minimi di Tpl proprio perché impossibile pianificare qualunque attività senza avere certezza delle risorse disponibili.

"È impensabile - prosegue La Rocca, che è anche Segretario generale di Asstra Sicilia - che il 30% delle risorse in meno possa essere risolto  unicamente con le solite cause legali per inadempienza contrattuale della Regione, le aziende non potranno attendere tempi della giustizia e a risentirne saranno i cittadini". 

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