Tiene banco la “non rinuncia” di Fazio
Le polemiche non accennano a finire. La dichiarazione del candidato sindaco Mimmo Fazio con cui comunicava la sua “non rinuncia” ed il disimpegno dall...
Le polemiche non accennano a finire. La dichiarazione del candidato sindaco Mimmo Fazio con cui comunicava la sua “non rinuncia” ed il disimpegno dalla campagna elettorale ha suscitato diverse prese di posizioni, tutte incentrate su un tema. Il finto ballottaggio. Nella giornata odierna il MoVimento 5 Stelle accusa Fazio di avere alterato la democrazia partecipativa sostenendo che “Fazio doveva chiedere il non voto prima. Il ritiro non formale dalla competizione elettorale di Fazio è l'ennesimo schiaffo alla città di Trapani, alla sua immagine e soprattutto ai suoi cittadini. Il ballottaggio non è certo un'opzione, è previsto dalla legge e ha senso di esistere solo se entrambi i candidati provano a vincere. Fatto prima dell'11 giugno un appello a non essere votato, sarebbe stato da parte di Fazio un gesto di rispetto verso la città : non è certamente così dopo il voto. Siamo certi, continuano i grillini, che questo pensiero sia condiviso dalla stragrande maggioranza dei cittadini trapanesi, non solo chi ha votato per il M5S. Oggi l'unica scelta da fare da chi rischia per motivi giudiziari, e non certo per motivi personali, (una botta anche al senatore D’Alì, ndc) di non poter comunque ricoprire la carica di sindaco è di rinunciare in maniera formale al ballottaggio, riportando odore di democrazia in questa città , dando così la possibilità ai trapanesi prima di scegliere e poi agli altri candidati sindaco se lo vorranno di onorare la competizione elettorale”. Da parte sua il portavoce al Senato del M5S Vincenzo Maurizio Santangelo ha detto che :”Adesso che i giochi sono fatti e che è stata data la possibilità dall'ex Sindaco Fazio a qualche cittadino di entrare in consiglio comunale, far vincere facile lo stesso candidato del PD Savona, non è il massimo della lealtà e della correttezza nei confronti di tutti i trapanesi. Ci auguriamo infine che anche gli altri candidati, soprattutto il candidato del PD Pietro Savona non voglia “vincere facile”, e si unisca al nostro appello chiedendo a Fazio di rinunciare formalmente al ballottaggio” . Ma sulla vicenda Savona è già intervenuto e di avanzare tale richiesta non sembra se ne parli. Un’ altra presa di posizione sulla questione Fazio viene da un Movimento spontaneo guidato dall’avvocato Salvatore Galluffo che ha varato una nota in cui sostiene che “ le elezioni sono la forma primaria di democrazia. Il ballottaggio è uno strumento per assicurare a tutti di esprimere le proprie preferenze tra i due candidati più votati, non eletti al primo turno. Eluderne le regole è un danno per l’intera città che nessuno di noi si auspica e vuole. Le dichiarazioni ieri pubblicamente rese dal candidato Fazio - indipendentemente dalla loro valenza giuridica - alterano la corretta formazione della volontà elettorale. Egli ha assunto una posizione non chiara che non giova agli interessi della città . Può ritirarsi e sembrerebbe non averlo fatto; può continuare la competizione e non lo fa. Se partecipasse alla competizione, mantenendo la carica di Sindaco eventualmente conquistata, potremmo decidere di votarlo serenamente. Se rinunciasse ufficialmente potrebbero seguire anche altre rinunce e subentrare ancora i candidati Maltese e Marascia. Fazio dichiara di amare la sua Trapani, scrive Galluffo, e non abbiamo motivo di dubitarne. Prenda una decisione che favorisca il territorio, i cittadini e la democrazia stessa. Metta da parte i risentimenti e le ragioni personali e faccia una scelta che privilegi eticamente, politicamente ed umanamente gli esclusivi interessi della nostra terra. Siamo molto di più di come ci stanno mediaticamente dipingendo e rappresentando. I Trapanesi, come i Siciliani tutti, nella sua stragrande maggioranza sono persone perbene che meritano una decisione chiara. Invitiamo il candidato sindaco Mimmo Fazio ad una serena riflessione per adottare una consequenziale decisione, nell’esclusivo interesse della sua e nostra Trapani”. Tutte prese di posizione legittime e che mirano a salvaguardare l’immagine della città che certamente è lesa da questa anomala tornata elettorale. Ma una domanda comunque, oggettivamente, è lecito farla: quanto di interesse, personale e/o politico, c’è dietro queste, ed altre, dichiarazioni? Ed ancora, a chi conviene sia lo sfascio che viene denunciato si avrà nel prossimo futuro che quello che ne conseguirebbe ancora dopo? Difficile dare risposte che non risentano di pregiudizi ideologici o di interessi personali. L’unico dato certo è: “povera Trapani” .
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