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Trapani | Cronaca

Traffico di stupefacenti, sette persone raggiunte da misure cautelari

09 Settembre 2016 11:42, di Ornella Fulco
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Associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Questa l'accusa nei confronti di sette persone raggiunte da altrettante mi...

Associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Questa l'accusa nei confronti di sette persone raggiunte da altrettante misure cautelari eseguite stamane dagli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Trapani. I provvedimenti sono stati disposti dal gip del Tribunale di Palermo. Destinatari dell'obbligo di dimora nel territorio della provincia di Trapani sono il 63enne Salvatore Augugliaro, i suoi due figli, il 28enne Nicola e il 24enne Francesco Paolo, la 32enne Maria Luisa Catanese, il 53enne salemitano Franco Patti, il 40enne Vincenzo Brignone e il 32enne Carmelo Schifano. L'operazione di polizia giudiziaria, denominata “Venti di Scirocco II", rappresenta la prosecuzione di quella che, lo scorso giugno, portò la Squadra Mobile di Trapani ad eseguire altre misure cautelari nei confronti di due distinti gruppi criminali facenti capo, rispettivamente, al 49enne Massimiliano Salafia e al 33enne Giuseppe Acabo, attivi nel traffico di sostanze stupefacenti nel quartiere di Fontanelle-Milo. Nel corso delle indagini, coordinate inizialmente dalla Procura della Repubblica di Trapani e, successivamente, dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’appello di Palermo, era stato ipotizzato che il sodalizio guidato da Salafia potesse essere in affari con i componenti della famiglia Augugliaro. Durante gli accertamenti è stato appurato che Salvatore Augugliaro e i figli Nicola e Francesco Paolo, coadiuvati da Maria Luisa Catanese, convivente di quest'ultimo, Vincenzo Brignone e Carmelo Schifano acquistavano abitualmente sostanza stupefacente da Franco Patti, residente a Salemi, per poi trasportarla a Trapani e a Buseto Palizzolo dove abita Francesco Paolo Augugliaro. Nel corso delle indagini, quindi, non è emersa una collaborazione abituale fra il gruppo facente capo a Salafia e quello facente capo a Salvatore Augugliaro che si servivano di differenti canali di approvvigionamento e che solo, occasionalmente, si erano accordati per  la fornitura di piccoli quantitativi di stupefacente che gli Augugliaro spesso acquistavano a credito. A riscontro dell'ipotesi investigativa, oltre a numerose intercettazioni di conversazioni telefoniche, spesso dal contenuto esplicito, vi sono diversi sequestri di stupefacenti - per un totale di circa un chilogrammo di marijuana - effettuati dalla Polizia durante le fasi di trasporto da Salemi, che hanno anche portato all'arresto in flagranza di reato di tre persone. Sempre dalle intercettazioni è emerso che le forniture di droga avvenivano con cadenza quasi settimanale e che riguardavano anche quantitativi di eroina.

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