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Trapani Calcio, Coni e Panathlon a favore dei detenuti del San Giuliano

17 Dicembre 2013 19:04, di Redazione
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Il Trapani Calcio, il Coni e il Panathlon club di Trapani sono stati protagonisti, oggi pomeriggio, di una bella occasione in cui lo sport si è coniug...

Il Trapani Calcio, il Coni e il Panathlon club di Trapani sono stati protagonisti, oggi pomeriggio, di una bella occasione in cui lo sport si è coniugato con la solidarietà. Una rappresentativa del settore giovanile granata, infatti, ha disputato un incontro di calcio a cinque contro la compagine allestita dai detenuti della Casa circondariale di Trapani sul nuovo campetto sportivo dell'istituto carcerario, rimesso a nuovo per consentire la pratica sportiva a coloro che si trovano ristretti nella struttura. Ad arbitrare c'erano Girolamo Daidone (serie A di calcio a 5) e l'arbitro benemerito, già osservatore di serie A Salvatore Spada. Erano presenti il presidente Vittorio Morace e il direttore generale del Trapani Calcio, Anne Marie Collart Morace, alcuni giocatori della prima squadra, il delegato provinciale del Coni Cecè Castelli, il presidente del Panathlon, Brunamonti, il comandante della Polizia penitenziaria Giuseppe Romano, il direttore Renato Persico, alcuni educatori e docenti che operano al "San Giuliano". Tra gli spettatori c'erano, oltre a quelli disposti a bordo campo, anche i detenuti del padiglione che si affaccia sul campo di calcio che hanno potuto assistere alla partita dalle finestre delle loro celle. E c'erano anche i due disegnatori che hanno decorato i muri perimetrali del terreno di gioco con alcuni murales raffiguranti grandi calciatori del passato e del presente. Si tratta dei detenuti Pietro Rasa, autore del libro di fumetti "Storie ristrette", e di Tommaso Ingrao che si sono cimentati con impegno e passione nella realizzazione delle immagini. Accanto a Rivera, Mazzola, Zoff ed altri, anche alcune vecchie glorie del Trapani Calcio, come Nino Barraco, e l’attuale bomber dei granata Matteo Mancosu. Dopo la partita, gli ospiti e i giocatori si sono trasferiti nella sala teatro del carcere dove sono stati consegnati quaranta buoni acquisto da 50 euro ciascuno per generi alimentari di prima necessità, donati dal Panathlon club ai detenuti più bisognosi. Alcuni buoni sono stati consegnati, invece, alla Direzione del carcere che li trasferirà al cappellano, monsignor Gruppuso, per essere utilizzati a favore di alcuni detenuti extracomunitari. Due coppe, una al capitano della rappresentativa granata, e l'altra al rappresentante dei detenuti, sono state consegnate nel corso della cerimonia. Il Trapani Calcio, da parte sua, ha donato materiale sportivo da destinare sempre ai detenuti. Alcuni palloni da calcio sono stati donati dalla Figc. "Siamo disponibili a tornare - ha detto Anne Marie Collart Morace - per far diventare questa occasione, un appuntamento abituale per i detenuti". La società granata ha anche messo a disposizione dei detenuti cinque biglietti gratuiti per assistere alle partite casalinghe del Trapani. Sarà la Direzione del carcere, insieme ai magistrati di sorveglianza, a decidere chi potrà beneficiarne. "Qui lo sport è un mezzo importante non solo per fare esercizio fisico - ha commentato il delegato Coni Castelli - ma anche per contribuire al riscatto di queste persone, siamo disponibili anche noi, come struttura provinciale a tornare, tanto più che, recentemente il Coni ha siglato un protocollo di intesa con il Ministero della Giustizia per diffondere la pratica sportiva all'intero delle strutture carcerarie".

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