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Trapani Calcio, si dimette Mazzarella

13 Maggio 2020 09:05, di
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Alla base della decisione il protocollo sanitario post Covid-19

Una delle coppie più longeve del mondo del calcio si divide.
Giuseppe Mazzarella, medico sportivo del Trapani Calcio da oltre 45 anni, lascia la società granata.
Mazzarella, secondo quanto scritto oggi sul Giornale di Sicilia dalla collega Laura Spanò,  avrebbe infatti presentato le dimissioni dal suo incarico. Il motivo?  Il protocollo sanitario a cui dovranno attenersi calciatori e staff nel caso in cui ci sarà la ripresa di questo Campionato di Serie B dopo l'emergenza coronavirus, protocollo sanitario che in tanti ritengono  inapplicabile.
Già ieri il professor Enrico Castellacci,  storico ex medico della Nazionale italiana e presidente dell'associazione italiana che rappresenta i medici nel calcio (LAMICA), aveva dichiarato che il Coronavirus ha riabilitato la figura del medico anche nel calcio, ma “ora vogliono attribuire troppe responsabilità: nessun medico si aliena dalle responsabilità, ma aver messo in evidenza che il responsabile sanitario è esclusivamente il medico del calcio, lo trovo eccessivo.
I perché son due: primo, è l'unica figura che non ha contrattualizzazione federale, considerate che in Serie B e C spesso lavorano gratis, fanno altri lavori. Secondo, si vede che sono poco considerati: ai tavoli del calcio ci sono tutti tranne l'associazione italiana dei medici del calcio. La prima cosa che viene detto dal Governo é: sono responsabili i medici. E allora però ridiscutiamo la situazione. La preoccupazione dei miei colleghi,- ha detto Enrico Castellacci - specie dalla B, è tanta: mi hanno scritto che sono pronti a dimettersi se non viene fatta chiarezza. Un medico può seguire le linee guida se sono applicabili, ma se non lo sono come fa? Un medico di Serie B non ha la possibilità di mettere in ritiro tutti, come fa a prendersi la responsabilità penale? Anche i club devono essere responsabili: un malato di Covid-19 può essere assimilato ad un infortunio. I medici devono essere responsabili della sistemazione sanitaria, ma non possono, senza neanche copertura assicurativa, prendersi anche quella organizzativa. Il professionismo deve prevedere protocolli adattabili a tutte e tre le leghe. Se lo sono, il medico non avrà alcun problema ad assumersi la responsabilità che gli compete". Preoccupazioni che Mazzarella aveva già fatto sue e che lo hanno portato alla decisione di un addio, sicuramente dolorosissimo.
Infatti nessuno può pensare al Trapani Calcio senza il “suo†medico, quel professionista, ma sopratutto quell’uomo, che è stato accanto alla società nella gioia e nel dolore, "Dal Campo Aula a San Siro", non a caso il titolo del libro scritto dallo stesso Mazzarella nel  2013 in cui ha messo dentro tutti i suoi ricordi della vita nel Trapani Calcio.
Lì dentro tutti, ma proprio tutti, quelli che nella società granata hanno  svolto un ruolo, dal più impegnativo al più semplice.
Mazzarella, medico serio e professionista di valore, ha lavorato al pronto soccorso dell’ospedale di Trapani raggiungendo anche l ‘ incarico di primario. Nel 1981 si è specializzato in medicina dello sport. Poliedrico e di grande sensibilità umana, coltiva la  grande passione per il bel canto, la musica, l'arte, il teatro, la scrittura. Per cui, se dovessero essere confermate le dimissioni, troverebbe più tempo.
Ma sicuramente con un profondo velo di tristezza. Senza il suo Trapani, senza il campo, che sabato, che domenica saranno ? Per lui, e per i tifosi che sono da nove lustri abituati a vedere correre in soccorso dei giocatori quest’uomo che con Trapani Calcio è un tutt’uno.
La speranza è che il nostro, il mio amico Peppe, ci ripensi.
E che nel mondo del calcio che, come tutti noi, sta provando ad uscire dalla Pandemia si consideri in modo serio il valore della vita dei calciatori al di sopra di interessi economici.

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