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Trapani, giornata sulla lotta al fumo. Dati preoccupanti

24 Gennaio 2011 17:24, di Niki Mazzara
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Trapani, 24 gennaio 2011- Preoccupanti i dati raccolti sull’incidenza del tabagismo. Si comincia giovanissimi,non si riflette sui danni cronici invali...

Trapani, 24 gennaio 2011- Preoccupanti i dati raccolti sull’incidenza del tabagismo. Si comincia giovanissimi,non si riflette sui danni cronici invalidanti e non si pensa di smettere. Èallarmante il dato riscontrato lo scorso sabato 22 gennaio in piazza Vittorio Veneto a Trapani per la giornata di lotta al fumo realizzata dalla Società Mediterranea di Medicina dello Sport.Numerosi i fumatori che si sono sottoposti ai controlli nei gazebo della S.M.M.S., che prevedevano oltre ad una accurata raccolta dei dati anamnestici con data di inizio del tabagismo e problemi clinici sofferti, anche la valutazione dei volumi respiratori tramite spirometria e il dosaggio del monossido di carbonio nell’aria polmonare. Si sono sottoposte allo screening 184 persone (139 uomini e 45 donne), di età compresa tra i 14 e i 72 anni. Èstato rilevato che il numero giornaliero di  sigarette consumate va da un minimo di cinque ad un massimo di quaranta.  Preoccupante è il riscontro che l’età di inizio dell’abitudine al fumo, nei soggetti osservati, è molto basso (dai 9 ai 15 anni) e che difficilmente si pone una razionale riflessione sui danni provocati a carico dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio. Infatti solo il 35% degli esaminati ha tentato di smettere di fumare ma di questi pochi ci sono riusciti.Alla manifestazione hanno partecipato, sottoponendosi agli accertamenti, anche due scolaresche trapanesi : la Scuola onnicomprensiva “Giovanni Falcone” e  l’Istituto nautico “Leonardo da Vinci”, che hanno permesso di valutare l’incidenza del tabagismo nei nostri giovani. Di essi solo il 22% ha segnalato di fare uso abituale di tabacco con una media segnalata di circa 10 sigarette fumate al giorno (da un minimo di 4 ad un massimo di 25/die), e con il riscontro di inizio in una età inferiore a 15 anni.Gli accertamenti effettuati inoltre hanno evidenziato che i danni riscontrati a carico dell’apparato respiratorio (broncopatia cronica ostruttiva ed asma bronchiale) sono correlati alla durata dell’abitudine al fumo: quanto prima si inizia e più si fuma maggiore è la restrizione dei volumi respiratori riscontrati all’esame spirometrico. In un alta percentuale (38%) si è riscontrato pure uno stato ipertensivo correlato. Inoltre il dosaggio del monossido di carbonio riscontrato si è visto correlato al numero giornaliero di sigarette fumate (da un minimo di 5 parti per milione di aria espirata per chi fuma 10 sigarette fino a 35 ppm per chi ne fuma 40), ed inoltre è risultato più basso nei fumatori di sigaro e di pipa.A tutti i partecipanti è stato somministrato un questionario e distribuito materiale illustrato per dare consigli su come smettere di fumare ed inoltre è stata omaggiata una pubblicazione “No! Grazie non mi fumo la vita” realizzata dal dott. Francesco Paolo Sieli, coordinatore dell’iniziativa e presidente della Società Mediterranea di Medicina dello Sport. Il dato più favorevole rilevato è stato la buona volontà manifestata da un alto numero di fumatori (oltre il 55%) ad intraprendere un programma per smettere di fumare con l’aiuto manifestato da parte dei Medici della Società Mediterranea di Medicina dello Sport.

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