Trapani, la provincia contro il taglio delle borse di studio
Trapani, 3 agosto 2012- Il Consiglio Provinciale ha approvato due ordini del giorno da tempo inseriti nell’agenda dei lavori. Il primo di questi docum...
Trapani, 3 agosto 2012- Il Consiglio Provinciale ha approvato due ordini del giorno da tempo inseriti nell’agenda dei lavori. Il primo di questi documenti, approvato alla unanimità , presentato ed illustrato da Anna Maria Angileri (PD) ma sottoscritto anche da altri Consiglieri, tende ad impegnare il Presidente della Provincia Regionale di Trapani e la deputazione nazionale e regionale della nostra provincia affinchè, vengano rimossi i provvedimenti del Consiglio dei Ministri che prevedono il taglio dei finanziamenti governativi alle borse di studio universitarie e chiede che lo stesso ordine del giorno venga trasmesso al Presidente della Camera, del Senato, ai Gruppi Parlamentari dei due rami del Parlamento e ai Presidenti e ai Componenti della Commissione Camera e Senato della Cultura, Scienza e Istruzione.Le borse di studio in questione – si evidenzia fra l’altro nell’ordine del giorno - erano state istituite al fine di premiare la coscienza sociale allo studio in virtù di un migliore avvenire per la società così formata nonché per lo sviluppo e l’impulso ad una nuova civiltà che nasceva dal genocidio della guerra e contro il totalitarismo spregevole fallimentare. Oltretutto tali borse di studio trovavano applicazione non solo nell’eccezionale profitto e nell’interesse della predisposizione al sapere ma anche, e particolarmente nelle condizioni disagiate cui lo studente meritevole apparteneva. Con tale impropria modifica dal 2011, la quasi totalità degli studenti meritevoli, sotto la soglia ISEE sono costretti a rinunciare agli studi vanificando i sacrifici che le famiglie hanno sostenuto in tutti gli anni di impegno scolastico. Il secondo ordine del giorno, approvato anch’esso alla unanimità , presentato a suo tempo dalla Commissione Sport, Turismo e Spettacolo, illustrato in aula dal Vice Presidente della stessa Commissione, Ignazio Passalacqua, tende ad impegnare l’Amministrazione Provinciale a mettere in rete i siti archeologici sotterranei, creando e promuovendo un percorso turistico unico e di assoluto fascino (Marsala Sotterranea) e attivando le procedure per reperire i fondi necessari per l’allestimento dei siti e la promozione turistica del percorso. La Commissione – si afferma fra l’altro nell’O.d.G. – ha svolto alcuni sopralluoghi a Marsala con il supporto dello Speleo Club Lilybetano, effettuando delle visite nei sotterranei della città che si sviluppano in una fitta rete di cunicoli e passaggi che sono stati sfruttati nel corso dei secoli dai vari abitanti del luogo: dai Fenici ai Romani, dagli Arabi ai Templari, mentre durante la seconda guerra mondiale i sotterranei venivano utilizzati come rifugio antiaereo. Questi luoghi, affascinanti a carichi di mistero, sono ricchi delle testimonianze del tempo, con disegni e iscrizioni e grotte adibite a luoghi di culto, tra i quali anche quello suggestivo della Madonna della Cava, Patrona di Marsala. La Commissione Turismo, insieme allo Speleo Club Lilybeo, ha individuato 5 facili punti di accesso e visita: l’antro della Sibilla a San Giovanni, la Chiesa di Santo Stefano (di proprietà della Provincia), il Santuario della Madonna della Cava, la grotta della Chiesa di Santa Venera, la tomba di Crispia Salvia.
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