Trapani, si è insediato il sindaco Vito Damiano
Trapani, 24 maggio 2012- Per la proclamazione del nuovo sindaco di Trapani, il generale Vito Damiano si è avuta la pronuncia ufficiale della Commiss...
Trapani, 24 maggio 2012- Per la proclamazione del nuovo sindaco di Trapani, il generale Vito Damiano si è avuta la pronuncia ufficiale della Commissione Elettorale. Da oggi Damiano è ufficialmente il sindaco di Trapani e in mattinata si è avuta la tradizionale cerimonia del passaggio delle consegne ad opera del sindaco uscente Mimmo Fazio, inquilino da dieci anni a Palazzo D'Alì. Tra le priorità del sindaco, il completamento della squadra assessoriale, mentre Fazio si è detto soddisfatto della elezione di Damiano rammaricandosi per “la macchina del fango" che si è messa in moto negli ultimi tempi”, salutando quanti lo hanno collaborato in questo decennio e dicendosi sicuro di “lasciare la città in buone mani". Da parte sua il neo sindaco deve sciogliere il nodo assessori, atteso che tra quelli da lui indicati vi sono nomi messi ad occupare la sedie in attesa di tempi migliori. Non pare che lasci il senatore D'Alì che molto si è speso per l'elezione di Damiano. Per lui pronta la carica di vice sindaco e di assessore al Bilancio. Andranno fuori dalla giunta l'ex sindaco Mimmo Fazio e la senatrice Maria Pia Castiglione. Per il primo sarebbe una “diminutio” della propria carica mentre la seconda vuole fortemente continuare a svolgere il ruolo in Senato. Confermati tutti gli altri (tra cui Bica), in queste ore spunta la possibile nomina per Marilena Cognata, capace di raccogliere circa 300 voto ma rimasta fuori dal consiglio. Un incarico in giunta che sarebbe il ringraziamento del sindaco e della sua coalizione al lavoro svolto da Pietro Cognata, padre di Marilena ed ex consigliere comunale, che in modo continuo e costante ha lavorato alla ricerca di consensi per l'elezione di Damiano. Ma l'attenzione degli addetti ai lavori e della popolazione è rivolta anche alla elezione di presidente e vice presidente del consiglio comunale. Per prassi la prima va al gruppo di maggioranza e la seconda alla opposizione. Ma in consiglio comunale la maggioranza è detenuta dai consiglieri che appoggiavano il candidato sindacato Maurici e l'opposizione si rifà al sindaco Damiano. Cosa succederà non è dato sapere, atteso che c'è fermento tra tutti e trenta gli eletti. In pole position per la carica di presidente ci sono due esponenti di Grande Sud, Vito Mannina e Ninni Barbera, che, dal canto loro, memori del detto che chi entra Papa in Conclave ne esce Cardinale, invitano alla calma. Sulla loro eventuale elezione (ma debbono fare i conti anche con gli esponenti del Fli e dell'Mps che nel loro schieramento sono tra i veri vincitori della tornata amministrativa ), pesa anche il marasma che si è generato in casa di Grande Sud, con il coordinatore provinciale Tony Scilla (che già al ballottaggio aveva preso le distanze da Maurici) e lo stesso candidato sindaco bocciato che non se le sono mandate a dire. A questo si aggiunge la decisione del consigliere provinciale Giovanni Angelo che ha aderito al gruppo misto della Provincia non condividendo le scelte operate dal partito nelle competizioni elettorali. Di questa querelle interna tenteranno di approfittarne gli altri consiglieri, qualcuno dei quali, magari, andandosi a riposizionare avvicinandosi a Damiano.
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