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Trapani. Tensioni nel carcere Pietro Cerulli

28 Agosto 2024 08:23, di Laura Spanò
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Rivolta al carcere Pagliarelli di Palermo

Trapani - Non si fermano le aggressioni ed in ultimo le risse all'interno del carcere Pietro Cerulli di Trapani. Domenica la rissa scoppiata nel reparto Mediterraneo ha visto contrapposti tunisini da una parte e nigeriani dall’altra. Solo l'intervento degli agenti ha fatto ritornare alla calma gli animi esagitati. Ieri poi c'è stata una colluttazione che ha visto come protagonisti due detenuti. Ancora ieri poi un detenuto durante l’immissione ai passeggi in maniera fulminea è salito sul tetto del reparto Tirreno come forma di protesta per far sì che venisse messo in partenza.

“Occorre sollecitare l’inizio dei lavori del reparto isolamento, chiuso per inagibilità. Un carcere come Trapani non può stare senza un reparto di isolamento idoneo”. Lo sottolinea il segretario provinciale Sinappe Rocco Parrinello e poi continua. “Solo grazie all’intervento delle esigue unità di polizia penitenziaria in servizio, fortunatamente nessuna unità è rimasta in qualche modo coinvolta, si è riusciti in entrambi i casi a riportare l’ordine all’interno della struttura. Il personale di polizia, a cui va il nostro plauso per l’abnegazione dimostrata fino ad oggi, è stanco e auspica provvedimenti non più rinviabili e risolutivi per ritornare ad espletare il proprio servizio con serenità. Facciamo presente la forte carenza di personale nella sede carcerari di Trapani. Qui spesso un solo agente si trova a gestire più di 200 detenuti nel turno serale e notturno. E la mattina un agente ne gestisce 80. Troppi detenuti pochi agenti”-conclude Parrinello.

Problemi anche al carcere Pagliarelli di Palermo, durante la notte di tre giorni fa gli agenti hanno cercato nelle celle dei telefoni cellulari. I detenuti hanno protestato contro le perquisizioni, hanno percosso le sbarre, gettato a terra acqua e sapone, dato alle fiamme carta e lenzuola, per rallentare le operazioni della Polizia Penitenziaria. Alta tensione all’interno del penitenziario, le proteste sono state sedate solo grazie all’arrivo di ulteriori agenti.

La causa il sovraffollamento di detenuti, poco personale la carenza igienica.

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