"Trapani Viva&Civile" torna a chiedere le dimissioni del sindaco
Non tornano sui loro passi i rappresentanti del comitato "Trapani Viva&Civile" che, ieri, hanno incontrato - su suo invito - il sindaco Vito Damiano. ...
Non tornano sui loro passi i rappresentanti del comitato "Trapani Viva&Civile" che, ieri, hanno incontrato - su suo invito - il sindaco Vito Damiano. Chiedono al primo cittadino di dimettersi. Alla riunione hanno partecipato Marzia Lombardo, Francesca Trapani e Davide Gallo che ne ha curato la trasmissione in streaming sul web."Abbiamo accettato - si legge nella nota del comitato - di incontrarlo perchè ci ha proposto un dialogo dichiarandolo apertamente e non avendo, noi, alcuna possibilità di incontrarlo in cene e cenette varie nè tantomeno condividere con lui un buon bicchiere di vino fumando un sigaro, abbiamo deciso di accettare per confermare de visu la nostra posizione". "Abbiamo iniziato i nostri interventi parlando del programma elettorale - continua la nota di "Trapani Viva&Civile" - proposto agli elettori due anni fa dal sindaco. Abbiamo ricordato al primo cittadino cosa prevedeva quel progetto per il quale lui chiedeva la fiducia ai cittadini. Si parlava di: “Rinnovamento nella continuità ” (...sviluppo del territorio al fine di dotarlo di servizi ed infrastrutture, creazione di nuove progettualità che interessino non solo il centro storico ma anche le frazioni, rilancio delle frazioni in chiave turistica...), “Percorso di ritorno” (...lavorare per intraprendere un percorso di ritorno sia per coloro che negli anni hanno lasciato Trapani e che oggi possono tornare per dare il loro contributo, sia per coloro che intendono continuare ad essere cittadini trapanesi senza dovere andare via...), “La Città di tutti” (...dove tutti possono dare il loro contributo, soprattutto i giovani per il rilancio della città ……), “La Città del futuro” (…. dove si sviluppi quella “Industria Turistica” che sin qui è mancata...anche attraverso la previsione e reiterazione di eventi in generale che trasformino il “turismo di passaggio” in “turismo di destinazione”...)". Nella nota si ricorda anche che "il programma del sindaco prevedeva superare definitivamente il problema della carenza idrica, tutelare l’ambiente e promuovere la mobilità sostenibile, attivare politiche sociali, sostenere la cultura, promuovere politiche del lavoro con il recupero, in particolare, delle attività artigianali, valorizzazione delle frazioni, maggiore sicurezza e legalità . Il comitato “Trapani Viva&Civile” ritiene che il programma elettorale non sia stato realizzato dal sindaco Damiano "nei modi e nei tempi" con i quali è stato promesso ai cittadini. Le critiche, peraltro, non sono solo rivolte al sindaco ma a tutta la classe politica rappresentata in consiglio comunale. "E'da questo sistema fatto di "sostegno a intermittenza" - proseguono dal comitato - che prendiamo le distanze. Con l'atteggiamento assunto, da un paio di mesi, questa pseudo maggioranza che un po' sostiene il sindaco, un po' lo osteggia, poi fa mancare il numero legale, poi torna in aula perchè sollecitato dal capogruppo, è convinta di tenere, politicamente, in ostaggio il sindaco e tutti insieme tengono in "ostaggio" una città . La richiesta di dimissioni al sindaco Damiano, nasce alla convinzione che questa sia l'unica strada percorribile per dare una scossone alla città . Se il primo cittadino, cosi come dice, vuole chiudere con certi vecchi modi di fare politica e non vuole sentire parlare di simboli o fazioni, allora deve chiudere con questo Consiglio comunale". "Non è la cittadinanza che deve aiutare il sindaco - conclude la nota di "trapani Viva&Civile" - ma viceversa, e l'unico aiuto che in questo momento critico lui può dare è quello delle dimissioni. Con le sue dimissioni, in automatico viene sciolto il Consiglio comunale e, quindi, potrà aiutare Trapani a liberarsi di questa classe politica inefficiente, incapace e non più rappresentativa. Si torni al voto e, se lo vorrà , Damiano potrà ricandidarsi organizzandosi con liste civiche".
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