Trovato morto a casa l'ex collaboratore di giustizia Armando Palmeri
Fu testimone chiave nel processo per le stragi Falcone e Borsellino
Trovato morto nel pomeriggio a Partinico l'ex collaboratore di giustizia Armando Palmeri, 63 anni di Alcamo. Da una prima ricognizione sul cadavere, trovato nella sua abitazione nelle campagne fra Partinico ed Alcamo, si tratterebbe di morte naturale. Probabilmente è stato colpito da infarto. La Procura di Palermo ha predisposto ulteriori accertamenti. Sul posto i carabinieri di Partinico.
Palmeri, uscito da tempo dal programma di protezione, era stato convocato la prossima settimana dai pubblici ministeri di Caltanissetta per un atto istruttorio in uno dei filoni di indagini sul periodo delle stragi di mafia.
Autista e uomo fidatissimo di Vincenzo Milazzo, finito prima in carcere per alcune rapine lontano dalla Sicilia, Armando Palmeri era il rampollo di una famiglia alcamese molto agiata di professionisti. Tornato in libertà dopo il carcere, nella seconda metà degli anni Ottanta entrò in Cosa Nostra divenendo uomo di fiducia di Vincenzo Milazzo, poi ucciso dai corleonesi qualche giorno prima della strage di Via D'Amelio nel luglio del 1992. Antonino Gioè, gli sparò un colpo in testa. ll giorno la mafia uccise anche la compagna di MIiazzo, Antonella Bonomo, incinta di 3 mesi, nella stanza accanto mentre la donna veniva strangolata c'era Matteo Messina Denaro.
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