Un altro passo verso la guerra.

Discorso 'fiume' in televisione di Putin.

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato dapprima il riconoscimento dell'indipendenza delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk successivamente ha ordinato l'invio di truppe nella regione del Donbass con lo scopo, garantiscono dal Cremlino, " di assicurare la pace". Al termine di un discorso televisivo abbastanza lungo, lo Zar ha firmato il decreto di riconoscimento delle entità filo-russe avendo al suo fianco i capi dei due 'Stati' ribelli.
Il discorso fiume rivolto ai suoi connazionali si è risolto in un attacco contro i dirigenti ucraini accusati di aver fatto diventare il loro Paese schiavo "dei padroni occidentali" e contro la Nato accusata di essere presente sul territorio ucraino, con le sue truppe, minacciando così in modo diretto la sicurezza della Russia. " In Ucraina le armi occidentali sono arrivate con un flusso continuo, vengono svolte esercitazioni militari regolarmente nell'ovest del Paese, l'obiettivo chiaro è quello di colpire la Russia" ha affermato.
Ogni speranza di incontro tra Biden e Putin per la quale si era speso molto il presidente francese Macron sembra tramontata del tutto. Dalla Casa Bianca hanno rilanciato l'allarme per " un attacco violentissimo contro l'Ucraina nei prossimi giorni o nelle prossime ore". L'Ucraina ha fatto richiesta di una riunione urgente presso il Consiglio di sicurezza dell'Onu mentre il suo ministro degli Esteri Kuleba ha fatto appello all'Ue affinchè adotti immediatamente sanzioni contro Mosca.

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