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Un Centro Antiviolenza al Polo Universitario di Trapani

17 Aprile 2021 19:38, di Redazione
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Lo richiedono alcune Associazioni Universitarie

L’associazione Culturale Universitaria ALFAOMEGA, operante all’interno del Polo Universitario di Trapani, attraverso il  Presidente, Antonino Pedà,  rivendica di aver  già avuto l’iniziativa di aprire uno sportello antiviolenza, autonomamente rispetto a qualsivoglia Associazione Universitaria operante all’Università di Palermo . Iniziativa già proposta e discussa col Presidente del Polo di Trapani e per la quale ALFAOMEGA sta provvedendo alla realizzazione di un progetto solido e duraturo, che verrà chiaramente sottoposto all’approvazione del Presidente del Polo Universitario.

L’istituzione di un Centro Antiviolenza presso le strutture dell’Ateneo di Palermo, che comprende  anche le strutture dei Poli distaccati, come il polo universitario di Trapani.

E' quanto chiesto da  Adele Nevinia  Pumilia , studentessa universitaria e  Presidente di Intesa Universitaria , associazione che opera nell’Ateneo palermitano da circa vent’anni , dal Senatore Accademico Ilenia Giardina, dal Presidente di Intesa Donne Martina Urso e dal Consigliere di Amministrazione ERSU Giorgio Gennusa.

Nella richiesta si sottolinea la necessità di creare un  “Centro Anti Violenza”uno spazio di ascolto in difesa e tutela di ogni forma di violenza o discriminazione, rivolto all’intera Comunità Accademica: studenti, ricercatori, docenti, dipendent

Si tratta di un cambio di passo culturale importante, perché dall’Università , centro di cultura e formazione per eccellenza , deve partire un messaggio forte. .

Le Associazioni Intesa Universitaria e Intesa Donne ritengono necessario questo presidio " per sostenere chi teme di subire, subisce o ha subito violenze attraverso l’ascolto, il dialogo e percorsi finalizzati al superamento di questi eventi traumatici perché è importante non minimizzare questi atti o pensare che si tratti di una fase passeggera; L’Università come luogo di formazione, ricerca, cultura è chiamata a dare un segnale forte perché bisogna lavorare sul cambiamento culturale, l’informazione, la prevenzione attraverso un processo di formazione sui temi della violenza di genere, della violenza sulle donne, discriminazioni di ogni genere, maltrattamenti, abusi. La vergogna o la paura talvolta trattengono le vittime dal denunciare tali azioni o anche solo dal cercare un dialogo, ma la violenza, i maltrattamenti e gli abusi condizionano la salute fisica e/o mentale di coloro che li subiscono e le vittime devono essere ascoltate e aiutate rapidamente. Con l’attivazione dello sportello del Centro Anti violenza all’interno dell’Università sarà possibile incrementare l’ascolto, la tutela e offrire un sostegno concreto perché la necessità di richiamare l’attenzione su questi temi si fa sempre più pressante e determinante, poiché forme di violenza e abuso ad oggi sono riscontrate in ogni ambiente".

Le associazioni proponwenti  hanno inoltre l’esigenza di porre non soltanto l’accento su tematiche così importanti, ma di creare un ponte, di proporre un progetto al fine di creare spazi di ascolto, dialogo per risolvere tali problematiche, che purtroppo attanagliano la nostra società e solo con l’aiuto concreto e la cultura si potrà debellare questo fenomeno..

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