Verso il nuovo Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi
Pillole di storia
Luigi Einaudi, dopo le elezioni del'aprile del'48 stravinte dalla Democrazia Cristiana contro il Fronte Popolare socialcomunista, è cosciente del fatto che il suo nome circola come possibile candidato alla presidenza della Repubblica. In un Parlamento dove la Dc ha una maggioranza a prova di bomba bisogna scegliere il nuovo capo dello Stato.
Caduta - a causa dei franchi tiratori la possibilità di vedere Sforza al Quirinale, il candidato prescelto da De Gasperi- rimane solo Luigi Einaudi. La candidatura del vecchio senatore liberale sembra a De Gasperi l'unico modo per ricompattare il partito e la maggioranza. Alle quattro di notte Andreotti comunicherà a Einaudi che sarà lui il candidato al Colle.
L'undici maggio, dopo un terzo scrutinio andato a vuoto, con 518 voti su 883, l'economista piemontese, storicamente antifascista ma monarchico convinto (almeno fino al referendum costituzionale) diventa il primo presidente eletto della neonata Repubblica italiana.
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