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Votato pagamento co-marketing, è polemica tra Fazio e Damiano

01 Settembre 2015 16:04, di Niki Mazzara
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Il Consiglio comunale di Trapani ha votato il via libera al pagamento delle quote previste nell'accordo di co-marketing per garantire la permanenza di...

Il Consiglio comunale di Trapani ha votato il via libera al pagamento delle quote previste nell'accordo di co-marketing per garantire la permanenza di Ryanair all'aeroporto di Birgi ma è polemica tra il consigliere Girolamo Fazio e il sindaco Vito Damiano. L’assemblea di Palazzo Senatorio, con un emendamento proposto dal capogruppo di Uniti per il Futuro, ha approvato l'atto deliberativo che sblocca il pagamento delle prime due rate della somma a carico del Comune di Trapani, pari a 150 mila euro. E' stata anche deliberata l’immediata esecutività del provvedimento per accelerare i tempi del suo trasferimento alla Camera di Commercio. "Il Consiglio comunale ha così espresso l’interesse a mantenere l’impegno a sostegno dell'aeroporto di Birgi", ha sottolineato Fazio che, però, ha accusato il sindaco Damiano di aver voluto tendere una "trappola" al Consiglio comunale nel redigere la proposta di delibera da votare in aula. "Il testo proposto dal sindaco Damiano - si legge nella nota diffusa dal consigliere comunale - poneva in capo alla Camera di Commercio l'onere di una serie di attestazioni relative all'accordo di co-marketing, quasi elevate al rango di certificazioni di garanzia. Attestazioni in assenza delle quali il Comune di Trapani si garantiva una facoltà di recesso dall'accordo con gli altri Comuni, sollevandosi quindi dall'obbligo del pagamento della propria quota". "Inaccettabile e fuorviante - prosegue il consigliere - perché avrebbe reso il Consiglio comunale responsabile di qualcosa che, invece, era nella piena responsabilità dell'amministrazione. In pratica – aggiunge Fazio – ho letto nel testo della delibera, così come presentata dal sindaco, il tentativo di scaricare sul Consiglio comunale e sulla Camera di Commercio una potenziale responsabilità. Una comoda soluzione per non pagare la quota di co-marketing e per avere uno o due capri espiatori cui attribuire le colpe". Secondo Fazio l'atteggiamento di Damiano è "assolutamente irresponsabile" perchè "riprendendo i temi della cervellotica lettera inviata all'inizio dell'estate al presidente della Camera di Commercio, nella quale metteva in discussione l'accordo di co-marketing, ha pervicacemente cercato di battere la strada di una strategia di uscita dall'obbligo di onorare la quota spettante al Comune". Fazio tira in ballo anche il consigliere Passalacqua che ha sposato e sostenuto la posizione del sindaco: "Delle due l'una: o Passalacqua è in malafede e per ragioni a me incomprensibili a deciso di sostenere questo sindaco, oppure non ha la minima idea degli atti che vengono presentati in Consiglio". Fazio conclude chiedendosi come possano i consiglieri comunali "non riconsiderare la mozione di sfiducia e superare questo maldestro tentativo di inganno" e come possano "tollerare l'atteggiamento di un sindaco il cui unico obiettivo appare essere quello di sfasciare tutto e di pregiudicare negativamente il futuro amministrativo di Trapani". "Se si va a leggere la proposta di deliberazione da me trasmessa il 19 agosto scorso in Consiglio - ribatte il sindaco Damiano - si potrà constatare che, al punto 2. della deliberazione, l'Amministrazione propone la revoca del punto 2) dell’originaria delibera approvata il 30 dicembre 2014 che, per non condivisione della Camera di Commercio, non aveva consentito di versare le somme per il 2015. Questo era il punto nodale della delibera da me proposta: rimuovere le cause che non avevano consentito di versare le somme dovute". Il primo cittadino sottolinea che "il consigliere Fazio ha presentato in aula un emendamento, illustrandolo con dovizia di ininfluenti tecnicismi giuridici ad un’assemblea un po’ distratta e che proprio questo emendamento, se votato favorevolmente, avrebbe portato alla conseguenza disastrosa di non poter erogare le somme alla Camera di Commercio". "Sono dovuto intervenire - spiega Damiano - per fare chiarezza e Fazio ha modificato l’emendamento presentato per allinearlo alla proposta di delibera. Occorre farsi spiegare dal dotto consigliere - prosegue il sindaco di Trapani - perché, dopo il mio intervento, sollecitato anche dal consigliere Ferrante, ha ritirato l'emendamento per cancellare quella vergognosa parte che stava per essere approvata fra l'indifferenza generale e che avrebbe creato un danno enorme alla collettività. Da mesi ho pubblicamente affermato - perché convinto - che il Comune di Trapani avrebbe onorato l'impegno assunto e fino al termine dell'accordo. Nel bilancio pluriennale (2014-2016) l'Amministrazione ha appostato le somme". "Io sono fuori dalle logica delle trappole, degli accordi sotto banco e della denigrazione - ribatte Damiano - ed è una bestialità l'affermazione di Fazio che si chiede come si possa tollerare l'atteggiamento di un sindaco il cui unico obiettivo appare essere quello di sfasciare tutto e di pregiudicare il futuro amministrativo di Trapani. A questo punto - conclude ironicamente Damiano - ritengo che esistano tutti i presupposti perché egli possa denunciarmi per "alto tradimento e per intese con il nemico".

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