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Votazione mozione di sfiducia: la cronaca dall'aula - Trapani Oggi

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Votazione mozione di sfiducia: la cronaca dall'aula

22 Ottobre 2015 11:07, di
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Ore 10. 45 - Seduta dichiarata valida con la presenza di 21 consiglieri comunali su 30 che hanno risposto all'appello del presidente Bianco per discu

Ore 10. 45 - Seduta dichiarata valida con la presenza di 21 consiglieri comunali su 30 che hanno risposto all'appello del presidente Bianco per discutere e votare la mozione di sfiducia al sindaco Vito Damiano.  Assenti i consiglieri Barbera, D'Angelo, Lamia e Marino. La Conferenza dei capigruppo ha deciso il percorso da seguire: un’ora per illustrare la mozione di sfiducia, stesso tempo per la replica del sindaco, 30 minuti per ogni intervento consiliare, 5 minuti per la dichiarazione di voto, in modo da concludere i lavori consiliari, con il voto finale, entro le ore 20. E' stata anche comunicata la decisione dei consiglieri Michele Cavarretta, Silvio Mangano e Francesco Guarnotta di lasciare il gruppo di “Articolo 4?. Faranno parte del gruppo misto. Ore 10.57 - Il presidente Bianco invita il consigliere Fazio a illustrare le ragioni della mozione di sfiducia. "Ci troviamo di fronte ad una collettività in aperto dissenso con il sindaco - dice Fazio - cosa mai accaduta prima nella storia della città. A nessuno dei punti del programma del sindaco è stata data attuazione, dopo 3 anni e mezzo di amministrazione. Ecco perchè la mozione di sfiducia, ecco perchè auspichiamo che venga approvata e si possa dare di nuovo voce ai cittadini". Ore 11.12 - Fazio prosegue nell'illustrazione dei punti della mozione: "Ricordate la vendita del Lazzaretto? Anche i ragazzi del primo anno di Giurisprudenza sanno che è un bene indisponibile e non si può vendere. Conferenza idrica a Palermo dove si decise che al comune venivano tolti 30 litri di acqua al secondo. L'amministrazione comunale non vi ha partecipato, subendo poi conseguenze gravi e salvo reclamare a posteriori. Adesione alla SRR, la delibera di adesione assunta dopo la nomina del commissario. L'adesione non è obbligo di legge e, allora, perchè non lasciare il Consiglio comunale libero di esprimersi? L'adesione stabilita dal commissario ha determinato un'azione devastante sulla Trapani Servizi sulla cui situazione debitoria si era lavorato in precedenza. TARES, non era un obbligo, si poteva procedere all'aumento della TARSU, come avevo consigliato, e i cittadini si sono ribellati. Perchè da 10 milioni di euro si è passati a 14 milioni di euro per il costo della raccolta dei rifiuti? O era falso il piano o qualcuno ha fatto una prospettazione tesa a truffare i Trapanesi e lo ha fatto. Le rate già pagate dai cittadini non sono state rimborsate. Centro per l'impiego, la legge impone di dare un locale, che nel 2012 venne preso in affitto. Volevamo spostarlo al centro "Nino Via" per risparmiare il canone di locazione e per dare anche un segnale di attenzione al quartiere di Sant'Alberto. Abbiamo speso 60mila euro per adeguarlo alle richieste del Centro per l'impiego ma gli uffici non sono stati trasferiti. Nell'ottobre 2012 vengono pagati i canoni che la mia amministrazione non aveva pagato per ottenere dal Centro per l'impiego che si trasferissero. Abbiamo presentato una denuncia perchè il Comune non solo ha continuato a pagare l'affitto (circa 60mila euro) in cui il Centro per l'impiego detiene due immobili, quello per cui si paga l'affitto e il centro "Nino Via" dove non si è trasferito. Pattinodromo, sono stato tacciato di dire falsità quando ho denunciato la perdita del finanziamento. Ho documenti incontrovertibili che dimostrano il contrario e li depositerò. La Regione ha cambiato la fonte di finanziamento da PO-FESR a PAC ma nessuno della attuale amministrazione se n'è occupato. Questo ha determinato un'arretramento nella graduatoria e, dopo la revoca dei fondi PAC, davvero i soldi ce li possiamo scordare. Anche i sindacati, l'altro giorno, hanno protestato per la perdita di 500mila euro per gli asili nido. Trapani è comune capofila, deve essere di esempio, da monito". Ore 11.35 - Fazio prosegue il suo intervento: "Damiano ha preso per i fondelli me e l'intera città. Chiedo scusa ai cittadini per essermi fidato ma come avrei potuto non farlo quando, in campagna elettorale diceva che avrebbe continuato nell'opera intrapresa. Invece ha distrutto un Comune, non funziona più niente, le risorse umane sono allo sbando. Dov'è il bilancio? Come fa ad essere preparato se non c'è nessuno che decide?" Ore 11.40 - Il presidente Bianco dà la parola al consigliere Francesco Salone per proseguire nell'illustrazione della mozione di sfiducia.  Salone si sofferma sulla carente pulizia della città, sulla diminuzione dei servizi sociali forniti dal Comune, sul mancato sostegno all'associazionismo, mancati interventi sulle scuole, caso scuola "Buscaino Campo" (dove c'era amianto nel pavimento), abbandonata e vandalizzata. "L'amministrazione ha prelevato 11 milioni di euro di tasse - Trapanesi spremuti come limoni - senza necessità e la somma non è stata utilizzata ed è confluita nell'avanzo di amministrazione". Ore 12 - Il presidente Bianco dà la parola al sindaco Vito Damiano: "La mozione presenta un amplissimo margine di discrezionalità nelle motivazioni, quasi un arbitrio, ma rispetto quanto stabilito dalla legge. Il dato di fatto incontrovertibile è che la mozione è la prosecuzione di un'azione portata avanti con feroce e volgare accanimento contro la mia persona, sostenuta da alcuni consiglieri con il supporto di alcune fasce sociali poste sul limite della legalità. Talvolta anche con manipolazione delle informazioni per fomentare il malcontento tra i cittadini che vanno al di là della legittima esternazione del dissenso politico". "Sul ruolo di certi cosiddetti organi di informazione mi sono già soffermato in passato. Ricordo che le prime significative critiche nei miei confronti sono ascrivibili alla peggiore tifoseria del Trapani calcio in occasione della partita contro la Cremonese, che sancì la conquista della serie B da parte della squadra cittadina, ribadite poi durante la festa di piazza per la promozione e ripetuta dagli stessi elementi aizzatori in occasione della protesta in piazza contro la Tares. Ho dovuto subire anche danneggiamenti ai veicoli di mia proprietà. I fatti che sto affermando li ho già riferiti alla Procura della Repubblica". "Qualunque problema viene imputato a questa amministrazione con una spudorata campagna di delegittimazione e in un clima di aperta avversione contro il sindaco. Vergognoso accanimento per fini personali ed elettorali. Toni da stadio attribuiti ad una vicenda seria che si sarebbe dovuta affrontare in altri modi per il bene della città. Anche la richiesta del maxi schermo per gioire della 'vittoria'... Di chi, chi vince?! Anche la naturale erosione di una spiaggia cittadina è stata attribuita all'incuria del sindaco, le reiterate interruzioni dell'erogazione idrica, dovute a guasti o ad azioni criminali, sono state imputate al sindaco. Sono fatti riscontrabili anche in altre realtà ma che non hanno mai dato adito a tali campagne di denigrazione per le quali sono stato costretto a impiegare tempo prezioso per smentire e ribattere alle accuse". Ore 12.20 - Ancora Damiano su Fazio: "Si voleva un sindaco di comodo per esercitare, nei fatti, un terzo mandato sindacale. Mi disse 'devi nominarmi vice sindaco e assessore perchè mi devo togliere alcuni sassolini dalle scarpe' come se non fosse, invece, un servizio da rendere ai cittadini". Damiano ricorda che la sua amministrazione ha provveduto all'appalto e/o realizzazione di: "opere a mare per la tutela della costa cittadina per 11 milioni di euro, centro di integrazione migranti  per 2 milioni e 600mila euro, canile intercomunale per 3 milioni e 400mila euro, parcheggio multipiano per 7 milioni di euro, chiesto alla Regione la restituzione di circa 700mila euro spesi per il rifacimento della piazza Martiri d'Ungheria. Con chiara malafede si è voluto far passare questa amministrazione come inadempiente ma i cittadini stanno aprendo gli occhi". "Sono fatti che abbiamo salvato la Biblioteca Fardelliana, erogando il contributo non più versato dalla ex Provincia regionale, abbiamo mantenuto la dotazione dell'Ente Luglio Musicale che continua a contribuire non solo alla cultura ma anche all'economia cittadina con riscontri concreti che saranno resi noti a breve". Patto di stabilità. Sforamento non solo nel 2011 ma anche nel 2012 e non è un'inezia dietro la quale mi nascondo. Tutti i Comuni chiedono il suo allentamento, solo qui a Trapani abbiamo i soloni dell'amministrazione che dicono che non ha importanza. La passata amministrazione ha volutamente sforato il Patto ed era ben consapevole delle nefaste conseguenze che avrebbe affrontato chi veniva dopo. L'annullamento della sanzione poco o nulla ha inciso sui successivi bilanci del Comune. Le somme disponibili si sono ridotte, non abbiamo potuto assumere personale che serve, personale tecnico, personale di categoria A e vigili urbani. Tutto quello che potevamo tagliare in questi tre anni è stato tagliato ma non nei Servizi sociali, contrariamente a quello che è stato scritto nella mozione di sfiducia". "La crisi idrica del 2012 non è dovuta alla mancata partecipazione del Comune di Trapani alla Conferenza di Palermo. Io mi ero appena insediato e la giunta non era ancora formata. E' falso, comunque, che in quella riunione si siano presi provvedimenti in danno a Trapani. La verità, che emerge dal verbale redatto nella circostanza, è che l'ATO Trapani 7 - a causa delle carenze dell'impianto di dissalazione - chiese un apporto dall'impianto di Bresciana e la Regione si impegnò a chiedere disponibilità al Comune di Trapani, cosa fino ad oggi mai avvenuta. Centro per l'impiego. Abbiamo pagato l'affitto non più pagato dall'amministrazione Fazio per rispettare quanto stabilito dalla legge. Il centro "Nino Via" veniva ritenuto inadeguato dagli stessi dirigenti comunali del tempo e il trasferimento, nonostante i lavori effettuati e i soldi spesi dall'amministrazione Fazio, non è stato effettuato per questo motivo". Ore 12.50 - Damiano su vendita Lazzaretto: "Nella mozione si cita una norma, ormai abrogata, che avrebbe impedito la sua vendita come bene indisponibile. Alla data in cui la vendita fu disposta il bene non era stato inserito tra quelli protetti per interesse culturale. La Soprintendenza trasmise una relazione nella quale si leggeva che il bene era stato destinato a malati contagiosi e poi, durante la seconda guerra mondiale, ad ospitare famiglie sfollate e ancora, nel 1968, famiglie sfollate per il terremoto. Abbiamo allora chiesto all'Assessorato regionale ai Beni culturali e ambientali di esprimersi e, solo dall'aprile 2013, venne dichiarata l'inalienabilità dell'immobile". "Bastione dell'Impossibile. Non è nella disponibilità del Comune, non posso spendere soldi dei cittadini per un bene che appartiene al Demanio. Male ha fatto a suo tempo, l'amministrazione Fazio a spendere circa 1 milione di euro per ristrutturarlo e renderlo fruibile. Il Comune, per questo motivo, dovrà pagare circa 100mila euro di danni a ditta partecipante appalto. Lavori a Torre di Ligny: chiusa per 9 mesi e nessuno ha attribuito la colpa, come è avvenuto anche per un sacchetto di spazzatura per strada, al sindaco. Nessuno ha attaccato la Soprintendenza. Servizi sociali: i portatori di handicap assistiti sono aumentati e anche la durata media dell'assistenza è passata da 6 ad 8 ore settimanali. Istituito servizio assistenza domiciliare che prima non c'era. Da 218 a 366 gli anziani assistiti, con piccolo incremento delle ore settimanali. Razionalizzato trasporto disabili con piccolo contributo da parte di chi poteva pagare per assistere chi non può. Trasporto malati oncologici: numero di assistiti incrementato". Ore 13.06 - Ancora Damiano, rivolto ai consiglieri comunali: "Dovevate chiedere le carte, le prove, prima di firmare la mozione di sfiducia!". Su Zona a Traffico Limitato: "Provocate manifestazioni di plateale dissenso di alcuni operatori commerciali, servizi della stampa spropositati che dipingevano una città ribellatasi al provvedimento del sindaco! I residenti hanno avuto parole di apprezzamento per l'iniziativa e oggi abbiamo restituito ampie porzioni di territorio cittadino alla fruizione consentendo la creazione anche di attività prima impensabili. Un provvedimento oggettivamente di interesse generale non necessitava di una consultazione popolare! Isola ecologica: si dicono falsità sull'esclusione delle frazioni. Abbiamo acquistato un mezzo e in tal modo abbiamo realizzato la raccolta differenziata applicando gli stessi vantaggi economici di cui gode chi va all'isola ecologica del lungomare Dante Alighieri". Ore 13.20 - Damiano termina: "Ci sono situazioni che vanno migliorate e corrette ma non si può sparare a zero e dire che tutto è un disastro. Faccio un atto di umiltà: ammetto la mia incapacità di comprendere l'accanimento irrazionale nei miei confronti manifestato subito dopo il mio insediamento, l'incapacità di spendere somme indisponibili per interventi necessari, l'incapacità di adottare provvedimenti amministrativi in spregio alle norme vigenti, l'incapacità di assumere opportunistici atteggiamenti demagogici, l'incapacità di servire un padrone. Nella mia vita ho sempre tenuto conto della considerazione che di me hanno le persone oneste, degli altri non mi importa. Fatue, evanescenti, generiche e mistificate sono le accuse nei miei confronti. Se la sfiducia non sarà votata saranno i firmatari della mozione che dovranno dimettersi [ndr. applausi di alcuni consiglieri] per il bene della città. Se otterrò la fiducia anticipo che procederò ad una profonda revisione della giunta a cui va, comunque, il mio ringraziamento per la fruttuosa collaborazione prestata". Ore 13.22 - Il consigliere Passalacqua chiede una sospensione dei lavori dalle 14 alle 15 che viene respinta dal voto con appello nominale (4 favorevoli, 20 contrari, 1 astenuto). Ore 13.31 - Prende la parola il consigliere Totò La Pica che ribadisce la sua volontà di dimettersi dall'incarico dopo la votazione sulla mozione di sfiducia e strappa i fogli della mozione. "L'ho firmata solo perchè bisogna prendere atto che la città di Trapani non la vuole più, sindaco Damiano. Io ho lavorato per la sua elezione e perchè avesse una maggioranza in questo Consiglio comunale. Io non ho nulla contro la sua persona ma non mi ha mai suscitato simpatia così come non avevo simpatia personale per il sindaco precedente. Noi, io, abbiamo abbandonato il sindaco Damiano quando non ha voluto più parlare con noi.  Credo che lei sia stato scelto per creare un capro espiatorio e ci sono riusciti. Se uno ha davvero a cuore il bene della propria città si mette a collaborare anche con il peggior nemico, senza creare problemi ma facendo, semmai, una corretta opposizione politica". Ore 13.48 - Ancora La Pica: "Nella giunta Fazio c'erano persone valide per trovare un successore invece si è proposto al generale Damiano, che tornava in questa città, di fare il sindaco. Chiunque avrebbe avuto problemi di comparazione, abbiamo avuto 10 anni, grazie alla politica, con l'apporto anche della Sinistra, che hanno cambiato il volto della città. Lei ha sbagliato per inesperienza, anche politica, lei doveva continuare a tenere qualcuno degli assessori precedenti, lei aveva bisogno delle esperienze precedenti. Lei avrà pensato di no, che sarebbe riuscito ma il risultato è che la città non la vuole più". "Quando è stato contestato lei, mi sono sentito offeso anche io, è stata offesa l'intera città, ma lei non ha fatto nulla, si è arroccato nel Palazzo; il perbenismo non paga, lei doveva venire prima in Consiglio comunale a raccontare le cose che ha detto oggi. Io non avrei mai pensato di votare un uomo della prima Repubblica a presidente del Consiglio, ho votato Bianco turandomi il naso, un uomo lontano dalle mie posizioni, pur di crearle una maggioranza. E' una persona capace ma lontana dal mio modo di vedere la politica". Ore 13.59 - Il consigliere La Pica conclude: "Adesso il Trapanese ha un solo capro espiatorio, Vito Damiano. Lei è ormai sfiduciato da questa città ma non da chi voleva montare il maxi schermo. Tragga le sue conclusioni, io mi auguro che lei, prima che si voti, decida di dimettersi. Io me ne andrò da questa aula consiliare e mi auguro che - se lei si dimetterà - anche gli altri consiglieri comunali si dimetteranno. Una mozione di sfiducia, da qualunque parte arrivi, è sempre un fallimento, per tutti. Ritengo che i cittadini trapanesi debbano avere l'opportunità di una nuova amministrazione e un nuovo sindaco". Ore 14 - Prende la parola il consigliere Pumo: "Lei, sindaco, non ha saputo interpretare i disagi della gente, non è andato mai nei quartieri popolari. Lei ha avuto come riferimento solo due, tre persone, che le fanno credere che lei possa avere ancora i numeri per amministrare ma non è così. La colpa non è sempre sua ma anche dei dirigenti comunali sui quali lei non è stato capace di incidere". Ore 14.10 - Il sindaco Damiano si allontana dall'aula dopo un battibecco con il consigliere Pumo. La seduta viene sospesa per 10 minuti. Ore 14.40 - Appello dei consiglieri, presenti 10, assenti 20. Seduta rinviata di un'ora. Ore 16.00 - Ripresa la discussione con gli interventi dei consiglieri Pumo, Salone, Bianco, Ruggirello, Mannina. Ore 16.35 - Prende la parola il consigliere Vincenzo Abbruscato. "Dottor Damiano, ho un dubbio: ma lei è diventato sindaco perché ha vinto un gratta e vinci o perché qualcuno le ha detto 'non ti preoccupare poi ci pensiamo noi'?. Lei ha perso due anni a capire perché vi eravate lasciati con Fazio e D'Alì. Al cittadino questo non interessa, al cittadino serve che le cose funzionino". "Se adesso fare il sindaco è così difficile rispetto al passato, si guarda al programma elettorale e si fanno delle scelte in base alle priorità". "Sbagliato presentare la mozione adesso, prima dell'approvazione del bilancio - prosegue Abbruscato rivolgendosi a Salone - e creando confusione tra noi consiglieri, anche quelli che, come me, voteranno a favore. Se non passa sarà colpa tua". Poi un invito al sindaco a dimettersi "per liberare se stesso e la città". Ore 17.00 - Intervento del consigliere Giuseppe Guaiana che riconosce a Damiano di aver risolto il problema dell'approvigionamento idrico e di aver scelto a capo della Polizia Municipale "una persona seria e competente che, nonostante le carenze in organico, sta facendo lavorare bene il Corpo". Ore 17.20 - Prende la parola il consigliere Girolamo Fazio. "Chiedo scusa alla città per aver sostenuto Damiano. Pensate che possa farmi piacere rinunciare a 11mila euro al mese per tornare a fare il sindaco? Lo sento come una responsabilità morale. Io ho dato la mia vita per 10 anni, per questa città! Non mi sono più occupato neppure della mia famiglia! Se uno non ama la città non può fare il sindaco. Èun servizio che non finisce mai!". Ore 18.24 -  La discussione prosegue con gli interventi dei consiglieri Briale, Grignano, Carpitella e Vassallo. Ore 18.47 - Si passa alle dichiarazioni di voto. Fazio: "Il mio gruppo vota sì". Guaiana: "Il gruppo di Forza Italia vota sì alla sfiducia". Abbruscato: "Pur non essendo la nostra mozione di sfiducia, il gruppo Pd vota sì". Vassallo (Psi): "Votiamo a favore della mozione ma rispettiamo eventuali posizioni differenti nel nostro gruppo". Cafarelli (Psi): "Voto contro la sfiducia". Passalacqua (Pd): "Voto contro la mozione. Èuna lite all'interno della Destra ed io non voterò mai una cosa della Destra. Una mozione che critica la non continuità di Damiano rispetto a Fazio - dopo che io ho fatto 10 anni di opposizione a Fazio - non la firmo, sono coerente". Sveglia: "Chi dice che oggi la città non vuole Damiano dice una falsità. Si vuole chiudere un'esperienza amministrativa perché si sta già preparando un 'dopo'. Voto no alla sfiducia insieme al collega La Porta". Briale: "Voto contro la sfiducia". Ore 19.20 - La mozione di sfiducia al sindaco Vito Damiano viene messa ai voti con appello nominale e respinta con 15 voti a favore (G. Vassallo, Guaiana, Salone, Abbruscato, Ferrante, Fazio, A.Vassallo, Mannina, Carpitella, Grignano, Pumo, N. Bianco, La Pica, Ruggirello, Ravazza) e 11 contrari (Bianco, Passalacqua, Cafarelli, Colbertaldo, Giarratano, Briale, Sveglia, La Porta, Mangano, Guarnotta e Cavarretta).

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