Trapani Oggi

Voto nei Comuni:” Grande è la confusione sotto il cielo” - Trapani Oggi

Voto nei Comuni:” Grande è la confusione sotto il cielo”

27 Marzo 2012 13:30, di Niki Mazzara
visite 625

Trapani, 27 marzo 2012- E' da qualche settimana iniziato il balletto della candidature a sindaco nei comuni della provincia di Trapani in cui a maggio...

Trapani, 27 marzo 2012- E' da qualche settimana iniziato il balletto della candidature a sindaco nei comuni della provincia di Trapani in cui a maggio si andrà a votare. C'è, tra gli schieramenti politici, chi ha già scelto il candidato, chi ancora no, chi un giorno sì, l'altro no. Chi ha accettato, forse accetta, non è disponibile. Sin qui, è chiaro, parlando di uomini ( e donne), è comprensibile che possano esserci dubbi e/o certezze. Quello che non è chiaro è quando si parla di, si fa per dire, partiti. Qui, la questione è molto confusa. C'è chi, con coerenza, in un comune appoggia un candidato del proprio schieramento politico, chi invece si oppone, e ne appoggia un altro, ma che razzola sempre nel proprio “cortile” . C'è chi, invece, cerca spazio a gomitate. Così, in un comune si schiera affianco a quei partiti che storicamente gli sono vicini, in un altro confluisce in una grande ammucchiata, in un altro ancora affianco ai partiti che da sempre ha attaccato come espressione del peggior modo di fare politica. Se non ricordo male, Mao Tse Tung diceva: “grande è la confusione sotto il cielo”, aggiungendo, e i nostri politici locali di questo ne fanno tesoro “ la situazione è eccellente”. E lo è per loro, che continuano a coltivare i propri orti ed orticelli spacciandoli come “ interessi generali”, “ orgoglio dell'onestà” e tante altre amenità. Si tratta, è ormai sotto gli occhi di tutti, di mero interesse di bottega, di manutengoli della politica il cui scopo finale è sì il raggiungimento del bene, ma solo del proprio, perché del bene generale se ne stracatafottono. Fanno sorridere, ma forse fanno anche scompisciare dalla risate, alcune dichiarazioni che qua e là emergono sui giornali da parte di chi attacca l'avversario di turno che, spesso e sovente, è stato suo “compagno di merende” sino a pochi giorni prima. La domanda, ovvia, è : atteso che si tratta della stessa persona, come mai prima andava bene, era una persona affidabile, onesta e di cui si poteva dire solo tutto il bene possibile ( visto che ci stava assieme), ed ora invece è tutto il contrario? Dei due l'una: o è il primo o il secondo. E se è il primo, perché ora lo si lascia? E se è il secondo, perché si è fatta tanta strada assieme? C'è poi chi si lamenta di quei partiti che in un comune sono alleati, in un altro avversari. La coerenza, si sa, non è sempre una virtù. Ma in politica non lo è mai stata, superata da tatticismi e “tradimenti”. Anche perché chi attacca gli altri sa che nel proprio armadio, appesi a olografiche grucce, ci sono tanti scheletri nascosti, quelli delle campagne elettorali precedenti. Insomma, volendo ancora fare una citazione ( l'ultima), “ c'è del marcio in Danimarca” ( ma in Italia e nel trapanese, di più), questa classe politica ha ben poco da blaterare. A chi non vuole vedere, a chi non vuole sentire, a chi, avendo il paraocchi, non comprende quello che gli sta intorno, descriviamo il paese reale. E' un paese che stenta a vivere anche alla giornata, un paese stanco non per il lavoro (che non c' é ) , ma per le ingiustizie, per gli affarismi, per l'arroganza di chi si pone davanti agli altri su di un piedistallo, con la presunzione di essere il migliore imputando agli altri colpe che magari hanno, ma che sono anche proprie. Nessuno sforzo per un cambio di rotta, solo inchini al potente di turno. Come tanti Schettino che stanno portando la nave sugli scogli, ad affondare, e con loro gli inconsapevoli passeggeri, tutti noi.

© Riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare
Altre Notizie