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Zero Robotics, studenti dell'ITI "Leonardo da Vinci" pronti per la finale a Boston

14 Gennaio 2019 17:09, di Ornella Fulco
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La gara si svolgerà il prossimo 28 gennaio al MIT di Boston

Partiranno per Boston, negli USA, il prossimo 26 gennaio gli studenti dell'ITI "Leonardo da Vinci" di Trapani che hanno guadagnato, nelle scorse settimane, l'acceso alla finale, piazzandosi in prima posizione, di Zero Robotics, il torneo di robotica spaziale riservato agli studenti delle scuole superiori di tutto il mondo. Lunedì 28 gennaio saranno tra i 400 studenti impegnati nella competizione che consiste nel guidare - con i programmi informatici da loro scritti - i piccoli satelliti, denominati Spheres, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale in orbita attorno alla Terra. I particolari della loro avventura sono stati illustrati stamane nel corso di un incontro con la stampa nella sede della scuola. A comporre la squadra degli "Space Hunters" sono Davide Buffa e Bruno Palermo della classe 5 B (e per loro non è la prima volta in finale), Davide Vultaggio e Alessandro Rizzo della 4 B e Ivan Tuselli della 4 C.
Dopo tre mesi di competizione con simulazioni online, diciassette "alleanze" internazionali gareggeranno nella sede americana e dalla città di Alicante, in Spagna, per decretare il vincitore. Ogni alleanza è formata da tre scuole che hanno unito le loro forze lo scorso mese di novembre per scrivere il migliore programma per manovrare gli Spheres. Gli studenti trapanesi, insieme a tre docenti accompagnatori, voleranno verso Boston grazie al contributo delle amministrazioni comunali di Trapani, Erice e Valderice, di alcuni sponsor (Nino Castiglione e Concessionaria Automondo Kia, HTS Enologia), del Lions club di Trapani e dei contributi raccolti dalla parrocchia "Cristo Re" di Valderice e dall'Oratorio Salesiano di Trapani, oltre che di un comune cittadino che, appresa la vicenda dai media, ha voluto dare il suo contributo. 
Tutti gli studenti si sono detti felici del risultato raggiunto e hanno sottolineato l'importanza di aver lavorato in squadra non solo tra di loro ma anche con coetanei dall'altra parte del mondo e di aver potuto mettere in pratica, in questo torneo, le nozioni teoriche apprese dai docenti nel percorso scolastico.
La prova che gli allievi dell'ITI "Leonardo da Vinci" di Trapani dovranno superare riguarda una problematica di "inquinamento spaziale". I satelliti dovranno essere capaci di attraversare, senza danni, uno spazio ingombro di detriti o altri satelliti, per recuperare un satellite in avaria per ripararlo o rimuoverlo. Un compito solo apparentemente facile dato che gli apparati si muovono in condizioni di gravità zero. La gara si svolgerà in due round che prevedono una fase di avvicinamento al satellite in avaria, una fase di aggancio e una fase di traino. Tutte le squadre di studenti finaliste parteciperanno al primo round e le alleanze che, alla fine, risulteranno nelle prime quattro posizioni potranno accedere al secondo round.
Nello svolgimento della gara saranno assistuti dagli astronauti attualmente presenti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale che il ruolo di posizionare correttamente gli Spheres e quello di certificare che la fase di aggancio tra i due micro satelliti è avvenuta correttamente.
Sulla ISS non è prevista la fase di "debris", cioè quella in cui è necessario evitare i detriti o altri ostacoli presenti sul percorso di avvicinamento al satellite in avaria. Tuttavia il MIT, per tener conto dell'abilità di ciascuna alleanza nel superare questo compito, farà in modo che sulla Stazione Spaziale Internazionale ogni alleanza abbia a disposizione un satellite il cui stato di integrtà dei propulsori sarà pari a quello medio risultato alla fine delle dieci migliori simulazioni disputate nella semifinale. 
Oltre agli "Space Hunters" fanno parte della loro "alleanza", denominata Arkessler, una squadra dell'Oregon e una della California. Altri team italiani in finale provengono da Istituti superiori di Livorno (2), Moncalieri, Ascoli Piceno, Napoli, Padova (2),Santhià, Vercelli (2), Fossano e Asti. Come si può vedere i ragazzi di Trapani sono gli unici dalla Sicilia e i primi dal Meridione e Isole. 
Zero Robotics è sponsorizzato dalla NASA e da altri organismi internazionali e promosso dal MIT di Boston. 

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