Salute

Asp, emanata delibera per razionalizzare e uniformare funzionamento dei Pronto Soccorso

Emanata dal commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Giovanni Bavetta, la delibera riguardante il “Processo di miglioramento dei ser...

Redazione

Emanata dal commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Giovanni Bavetta, la delibera riguardante il “Processo di miglioramento dei servizi di Pronto Soccorso e Medicina e Chirurgia di accettazione e d’urgenza (MCAU)” e contenente le misure da applicare per migliorare e razionalizzare il funzionamento dei Pronto Soccorso e MCAU dell’Asp applicando un modello operativo omogeneo ed efficace in ogni ospedale. Il documento è stato predisposto dal direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza, Massimo Di Martino, e proposto dal direttore sanitario aziendale Salvatore Requirez. "Questo sistema - spiega Bavetta - introduce una sinergia tra i responsabili dei Pronto Soccorso, le Direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri e i direttori dei Distretti territoriali. Abbiamo provveduto anche ad aumentare il numero di personale ausiliario, degli operatori socio-sanitari e del personale infermieristico in tutti i Pronto Soccorso e, a breve, completeremo la pianta organica prevista". Il provvedimento è immediatamente esecutivo. “Il sovraffollamento dei Pronto Soccorso – spiega il dottore Di Martino - è un problema diffuso in tutto il mondo sviluppato. In diversi Paesi con sistemi sanitari ad accesso universale, analoghi al Sistema sanitario nazionale italiano, come la Gran Bretagna, il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda, è stato affrontato negli ultimi dieci anni con interventi mirati, normativi e gestionali. Tra gli interventi considerati ha un particolare rilievo la definizione del tempo massimo di permanenza nei Pronto Soccorso (da 4 a 6 ore) e la codificazione delle istruzioni operative volte alla sicurezza del paziente e alla omogeneizzazione dei comportamenti del personale sanitario che vi opera, privilegiando criteri di appropriatezza secondo percorsi univoci”. Questi alcuni dei punti chiave della riorganizzazione: fa formazione degli operatori al triage viene centralizzata secondo un modello unico aziendale; l’infermiere addetto al triage invierà i codici bianchi e parte dei verdi ai Punti di Primo Intervento e agli Ambulatori dei Codici Bianchi, strutture territoriali a cui devono essere inviati i pazienti a bassa criticità/complessità; dopo la valutazione del triage, i pazienti saranno inviati ai "fast track" attivi (in atto Pediatria e Ginecologia) dove il medico compirà l’anamnesi, somministrerà l’eventuale terapia sintomatica, effettuerà le indagini diagnostiche e l’opportuno trattamento e disporrà le dimissioni o il ricovero; il paziente da ricoverare al termine della visita, e per il quale non vi è posto in reparto o in un ospedale vicino, non sosterà più nell’OBI (Osservazione breve intensiva) all’interno del Pronto Soccorso, destinato ai pazienti in attesa di definizione della diagnosi e degli esami richiesti, ma sarà ricoverato in un reparto all’interno dello stesso Dipartimento. A regime, viene prevista la permanenza di non più del 5% dei pazienti in Pronto Soccorso fino a 24 ore e nessuno oltre; in caso di ricovero urgente, in assenza momentanea di posti letto, il paziente sarà ricoverato in barella, previa accettazione da parte dello stesso o di chi lo accompagna. La barella dovrà avere dimensioni simili a quelle di un letto (almeno cm75x200), dovrà essere fornita di spondine e sistema che permetta al piano letto di essere sollevato. La barella non potrà essere collocata nei corridoi o al di fuori del Dipartimento competente. In nessun caso potranno essere effettuati ricoveri in barella o in letti aggiunti se non sono disponibili le attrezzature necessarie per il trattamento o il monitoraggio del paziente. Nasce inoltre l’obbligo della figura del "bed manager" (infermiere appositamente formato) che, con apposito programma informatico, deve facilitare le ricerche dei posti letto e le dimissioni protette e facilitate. La delibera è stata notificata ai direttori sanitari degli ospedali della provincia di Trapani, ai direttori dei Distretti sanitari e ai direttori dei Dipartimenti che avranno l'obbligo di applicare puntualmente le disposizioni che vi sono contenute.

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