Attualità

Birgi, tra Sac e Kuwait Airways

Ma Ryanair è sull' uscio

In questi giorni Trapani è stata colpita dalla febbre “kuwaitiana”. La notizia di un interessamento della compagnia aerea Kuwait Airways sull’aeroporto di Trapani- Birgi è rimbalzata da un sito all’altro, ed indubbiamente è molto suggestiva.La speranza dei tanti, delusi, operatori economici e dei semplici cittadini di vedere rilanciato lo scalo trapanese è alta ed è comprensibile che qualsiasi compagnia avanzi un minimo di interesse per Birgi sia vistapositivamente.Ma nel caso della compagnia araba c’è un piccolo dettaglio che sarebbe stato trascurato: Birgi è un aeroporto militare aperto al traffico civile ed una compagnia aerea araba, seppure il Kuwait sia politicamente legato all’occidente, non è che sia il massimo per lasicurezza dei paesi europei legati alla Nato.Ecco perché, qualora si avviasse un dialogo con la compagnia aerea kuwaitiana, potrebbero sorgere complicazioni dal punto di vista politico.Passi avanti, invece, pare si registrino per quanto concerne una intesa con la S.A.C., Società aeroporto Catania Spa, che gestisce lo scalo etneo e che avrebbe manifestato interesse a rilevare il 51 per cento del pacchetto azionario dell’Airgest, società di gestione di Trapani Birgi.I massimi dirigenti della Sac sarebbero stati a Trapani e visitare lo scalo e avrebbero manifestato grande disponibilità.La Sac, che ha acquisito Comiso, guarda infatti con attenzione ad uno scalo nella Sicilia Occidentale.Lo scalo catanese nel primo trimestre del 2019 ha avuto un traffico di 1 milione 775 mila passeggeri collocandosi all’ottavo posto nazionale, con Palermo decimo con 1 milione a 40 mila e Trapani ventiseiesimo con104 mila passeggeri.Se invece guardiamo i dati del 2018, Catania ha registrato quasi dieci milioni di passeggeri, quinto scalo in Italia, staccando Palermo, nono con seimilioni e seicentomila, mentre Trapani era venticinquesimo con 480 mila passeggeri ( un ricordo i due milioni di pochi anni orsono).Rilevare Trapani e rilanciarlo sarebbe per la Sac un business cui guardano con attenzione.E con attenzione guarda allo scalo trapanese anche la Toscana Aeroporti Spa, società che gestisce l’aeroporto “Galileo Galilei”di Pisa, un’aerostazione che lo scorso anno era undicesima a livello nazionale cin oltre cinquemilioni e mezzo di passeggeri e che nel primo trimestre del 2019 è scivolata al tredicesimo posto con 893 mila passeggeri.Una parte di essi sono quelli che arrivavano o transitavano in riva all’Arno da Trapani con la Ryanair. Il volo, soppresso dalla compagnia irlandese, ha portato ad un calo di passeggeri. Da qui una proposta che la società che gestisce Pisa avrebbe avanzato alla stessa Ryanair. Questa ripristinila tratta e Pisa si accollerebbe le spese aeroportuali che la compagnia dovrebbe affrontare a Birgi. È una indiscrezione, ma sarebbe indicativa di come nella cancellazione delle tratte da e per Trapani a perderci non ci sarebbe solo Birgi, ma anche le mete che dallo scalo trapanese sarebbero state raggiungibili.Insomma, su Birgi pare ci sia fermento. L’augurio è che qualcosa si muova.La stagione estiva, di fatto, è andata. Che da settembre inizi una nuova stagione?

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