Attualità

Caso Eritrine, il Comune non fa marcia indietro sugli abbattimenti

Né la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali,  né le società incaricate, né il dirigente dell’Ispettorato ripartimentale delle Foreste hanno p...

Ornella Fulco

Né la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali,  né le società incaricate, né il dirigente dell’Ispettorato ripartimentale delle Foreste hanno partecipato oggi alla Conferenza di servizi, convocata a Palazzo D’Alì, sulla vicenda delle Eritrine e alla quale l’amministrazione comunale aveva invitato anche il presidente dell’Ordine degli Agronomi, il rappresentante del Comitato "pro Eritrine", il direttore dei lavori, il dirigente del settore e i tecnici comunali per discutere della situazione e trovare soluzioni condivise e sostenibili utili a scongiurare l’abbattimento degli alberi. "Purtroppo - ha dichiarato il sindaco Damiano in una nota stampa - va rilevato che, al di là delle reazioni emotive di quanti intenderebbero tutelare il patrimonio vegetale, l’argomento si è incentrato sul rispetto dell’ambiente, del patrimonio arboreo e anche di quello paesaggistico e identitario, senza che nulla sia stato espresso in relazione alla tutela della sicurezza e incolumità pubblica, motivo principe che aveva indotto l’amministrazione comunale a conferire l’incarico di esame delle condizioni attuali e di verifica della stabilità di tutti gli alberi ad alto fusto esistenti sul territorio comunale". Nel corso della riunione, prosegue il sindaco - l'amministrazione, "ha ancora una volta puntualizzato che, a fronte di uno studio riportante anche gli interventi da eseguirsi, suggeriti da esperti professionisti e in buona parte già realizzati che hanno consentito di mettere in sicurezza ben 574 alberi su 717, si oppone un esame fatto eseguire a campione su un ridotto numero di piante e che, in parte, ha confermato le conclusioni alle quali sono pervenute le due società incaricate dal Comune". La sorte delle Eritrine di viale Duca d'Aosta, di piazza Vittorio Veneto e di via Salvatore Calvino (che sono state ugualmente transennate) è legata - si legge nella nota del Comune - a "nuovi e contradditori elementi che le “parti” vorranno fornire in tempi ragionevolmente brevi". In caso contrario l’amministrazione comunale ha intenzione di procedere, intanto, all’abbattimento di due alberi (uno in viale Duca d’Aosta e uno in piazza Vittorio Veneto) "sui quali c’è stata convergenza di giudizio e secondo le indicazioni date dall’ATI (Associazione Temporanea di Imprese), nell’esclusivo e inderogabile interesse alla tutela e alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità". L’impegno dell’amministrazione comunale, è stato pribadito, "sarà quello di ripristinare l’originario assetto di filari, alberate e alberi monumentali con giovani essenze della medesima tipologia e specie che possano garantire, per i prossimi decenni, le necessarie condizioni di sicurezza nonché di rispetto del paesaggio e dell’ambiente". “La conferenza di oggi – ha concluso Damiano – ha fatto emergere, da parte di qualcuno, il disinteresse alla problematica sotto il profilo tecnico e ad una fattiva collaborazione, confermando, ancora una volta, altre poco pertinenti ed esclusive motivazioni di ordine opportunistico e di sterile polemica con l’azione svolta dall’amministrazione comunale”.

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