Apprende che la Corte d’Appello di Palermo gli ha confermato la pena a 14 anni è va in escandescenza distruggendo le panchine della cella dove stava rinchiuso in attesa della sentenza e tentadi aggredire i poliziotti. Non pago per quanto aveva fatto una volta giunto al carcere Pietro Cerulli a Trapani dove si trova detenuto,ha aggredito 2 assistenti capo del nucleo traduzione della polizia penitenziaria di Trapani. È accaduto nel pomeriggio di ieri a Trapani. Lui è Alì Rouibah algerino accusato di essere uno dei cinque presunti scafisti accusati di omicidio plurimo aggravato. Gli altri compagni di traversata Suud Mujassabi, libico, Abdullah Assnusi, libico,Imad Busadia, algerino eShauki Esshaush, tunisino, si trovano detenuti in altri istituti penitenziari. I cinque, secondo i pm di Palermo, eranoresponsabili, in concorso con altri soggetti rimasti ignoti, di appartenere ad un’organizzazione criminale che operava in Libia, dedita a favorire l’illegale ingresso di stranieri nel territorio italiano, e avrebbero guidato un’imbarcazione in viaggio tra la Libia e l’Italia, con a bordo circa 650 cittadini extracomunitari. Secondo alcune testimonianze raccolte, i cinque avrebbero rivestito ciascuno un ruolo ben preciso utilizzando anche forme di violenza.