Con lo stesso provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di prevenzione del tribunale di Trapani, polizia e guardia di finanza hanno applicato anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 4 anni.
Domenico Scimonelli emerge come manager impegnato non solo a gestire gli affari dei suoi supermercati Despar e della sua azienda vinicola "Occhiodisole srl", ma anche come 'postino' dei pizzini con i quali portava gli ordini del latitante ai boss mafiosi. Era stato arrestato nell’agosto del 2015, nell’ambito dell’operazione antimafia «Ermes» condotta dalla polizia e coordinata dalla DDA di Palermo. Risultava tra i fedelissimi del capomafia di Castelvetrano incaricati di recapitare e ricevere la corrispondenza della primula rossa di Castelvetrano e di agevolarne la latitanza.
Nel dicembre del 2015, Scimonelli è stato, inoltre, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, dopo le indagini della polizia, per il suo coinvolgimento quale ideatore e mandante, dell’omicidio, aggravato dal metodo mafioso, avvenuto nel maggio del 2009 presso lo «Smart Cafè» di Partanna, di Salvatore Lombardo, punito per aver rubato un furgone con a bordo merce di proprietà dello stesso Scimonelli. La Corte d’Assise di Trapani, nel gennaio del 2018, lo ha condannato all’ergastolo.