Un museo allestito su due piani: a pian terreno le testimonianze dei primi venticinque siciliani giusti, a primo piano, invece, uno spazio dedicato agli eventi: piccoli concerti, mostre e proiezione di filmati. Nei prossimi mesi nascerà così il Museo dei giusti allinterno del Seminario vescovile di piazza della Repubblica a Mazara del Vallo. Il progetto è stato presentato stamattina nellaula magna del Seminario, alla presenza dei parenti di alcuni dei venticinque siciliani giusti scelti in questa prima fase progettuale. Ad illustrare il progetto è stato don Francesco Fiorino, rettore del seminario: «A pian terreno una sala accoglierà lesposizione con le testimonianze che ci verranno donate dai parenti ha detto Fiorino ma ci saranno anche dei totem interattivi che consentiranno di leggere le biografie, scritti e messaggi dei protagonisti. A primo piano, invece, uno spazio è dedicato agli eventi. Pensiamo, infatti, di realizzare piccoli concerti, proiezione di filmati, mostre ed incontri». Lobiettivo è quello di non perdere la memoria, di tramandarla e così far conoscere ai giovani doggi chi erano Luigi Pirandello, don Pino Puglisi, Rosario Livatino, il cardinale Salvatore Pappalardo e tanti altri. Parole di gratitudine nei confronti delliniziativa sono state espresse da Vito Lo Monaco, presidente del centro studi Pio La Torre di Palermo ma anche da Sergio Mattarella (fratello di Piersanti), Giovanni Chinnici, figlio del giudice Rocco assassinato dalla mafia, Gaetano e Giuseppina Puglisi, fratello e nipote di don Pino, Claudia Arcidiacono, nipote del cardinale Salvatore Pappalardo, Pina Maisano, moglie di Libero Grassi. Una testimonianza musicale di Eliodoro Sollima è stata offerta dai figli Giovanni e Luigi che hanno eseguito due brani del padre, marsalese dorigine poi trapiantato a Palermo. «La memoria non può essere spazzata dalla quotidianità degli evewnti ha detto il Vescovo monsignor Domenico Mogavero ecco perché bisogna non dimenticare il passato ma, soprattutto, farne tesoro e raccogliere le testimonianze di questi siciliani giusti affinché si tramandino tra le generazioni». Lallestimento del museo inizierà dopo che verrà completata la prima fase di raccolta: già a don Francesco Fiorino sono arrivati - da parte del nipote Pierluigi - alcune testimonianze scritte di Luigi Pirandello. Ed ancora altri scritti di Luigi Sturzo. La Diocesi di Mazara del Vallo, qualche mese addietro, ha già realizzato il cortometraggio Lu parrineddu su don Pino Puglisi: il fratello Gaetano e i nipoti Giuseppina e Carmelo hanno raccontato lo zio Pino e le sue vacanze a Selinunte.
Dedicato ai "giusti" un percorso museale
Un museo allestito su due piani: a pian terreno le testimonianze dei primi venticinque siciliani giusti, a primo piano, invece, uno spazio dedicato ...
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