La Dia di Catania ha confiscato beni per cinque milioni di euro all'imprenditore Giovanni Donzelli , attivo nel settore del recupero e della trasformazione di materie plastiche nella proovincia di Ragusa, e ritenuto vicino alla 'Stidda', organizzazione mafiosa attiva nel Vittoriese. Su proposta congiunta del Procuratore e del direttore della Dia il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale etneo.
Per l'accusa , l'imprenditore avrebbe aumentato il volume degli affari e del patrimonio riutilizzando i proventi delle estorsioni del gruppo criminale che, colpito e destrutturato da operazioni e sentenze di condanna , aveva affidato il proprio 'capitale' a cittadini insospettabili per reinvestirlo in attività economiche all'apparenza lecite. La figura dell'imprenditore è riemersa in successive inchieste antimafia della procura etnea.
La prima risale a sette anni fa, nel 2015, e la seconda al 2019 contro presunti esponenti di un clan mafioso che operava nel Ragusano. La confisca a carico dell'imprenditore ha interessato un patrimonio che ammonterebbe a cinque milioni di euro , compresi immobili, tre aziende operanti nel settore della raccolta e riciclaggio della plastica e autovetture. " Il risultato operativo - si può leggere in una nota congiunta della Procura distrettuale e della Dia di Catania- si inserisce nell'ambito delle attività istituzionali finalizzate all'aggressione delle ricchezze acquisite illecitamente e riconducibili, sia in maniera diretta che indiretta, a contesti delinquenziali , agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale".