Sarà presente anche Luciana Giammanco, commissario straordinario della Provincia regionale di Trapani, alla riunione della Conferenza dei capigruppo, convocata per domani  mattina alle 10. Allordine del giorno lesame della situazione delle società partecipate, tra cui, ovviamente, la Megaservice. Ieri una rappresentanza dei lavoratori della Megaservice, dopo avere assistito ai lavori del Consiglio provinciale, ha incontrato, insieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, il presidente Poma e i consiglieri Daidone, Corrente, Chiofalo, Canzoneri e Ortisi. Si lavora alla ricerca di una soluzione che possa assicurare un avvenire alla Megaservice ed ai suoi 74 dipendenti che lamentano il mancato pagamento di cinque mensilità. La meta appare, però, ancora lontana. Come ha sottolineato il presidente del Consiglio provinciale, tirando le somme della riunione, non è che ci sia da aspettarsi novità eclatanti dallincontro di domani con il commissario Giammanco, nè dallassemblea  straordinaria della Megaservice in programma lunedì prossimo e poi dallincontro, che dovrebbe tenersi nelle prossime settimane a Palermo, con il Presidente della Regione, Rosario Crocetta.  La cosa più grave che Poma addebita alla dirigenza della Megaservice è di non aver comunicato alla Provincia regionale, che è socio unico della società, il reale stato dei suoi conti. Il presidente del Consiglio provinciale si riferisce, in particolare, al bilancio intermedio del 2012 - che mostrava una perdita di 1 milione e 853 mila euro - e al fatto di non avere avanzato osservazioni sul provvedimento con cui, lo scorso 29 dicembre, il Consiglio provinciale ha adottato lo schema di convenzione per leffettuazione, da parte dei dipendenti di Megaservice, dei servizi strumentali ed istituzionali della Provincia.  I 550 mila euro previsti nel bilancio di previsione, a copertura dei servizi indicati dal Business plan per lanno 2013, non saranno, purtroppo, sufficienti a risolvere la difficilissima situazione in cui versa la società partecipata. Poma, inoltre, nellevidenziare la necessità di procedere con cautela nella eventuale richiesta di azzeramento del Consiglio di amministrazione della società, ha lamentato che soltanto dopo lavvenuta approvazione della convenzione da parte del Consiglio provinciale sia emerso che la data del 31 dicembre 2012 non sarebbe stata una scadenza perentoria per questo adempimento. Perplessità ribadite in avvio di riunione anche dallinterevento di Mimma Augurio, Segretario Generale della CGIL trapanese, che ha comunque aperto uno spiraglio di speranza affermando con forza, fra laltro, che la Provincia non aveva affatto lobbligo di rispettare la data perentoria del 31 dicembre 2012, per ladozione della predetta convenzione, perché nessuna postilla in tal senso è contenuta nella legge sulla spendig review che non dice nemmeno che bisogna andare verso la chiusura delle società partecipate. Pertanto, bisogna trovare le somme occorrenti per ricapitalizzare la società e renderla appetibile e rivedere il percorso della convenzione e della relativa delibera che va fatta con tutti i crismi ha aggiunto Argurio partendo dal presupposto che non esisteva la scadenza del 31 dicembre 2012. A tal fine bisogna chiedere una deroga allantitrust (ci sarebbe tempo fino a tutto il mese di febbraio) e procedere alla revoca in autotutela del provvedimento adottato a dicembre. Se non si fa questo ha concluso Mimma Augurio significa dare la stura al fallimento della società. Lintervento del Segretario della CGIL è stato condiviso e fatto proprio anche dellesponente della CISL, mentre Mario DAngelo, della UIL, ha rincarato la dose circa le tante responsabilità del C.d.A. della Megaservice, definito debole e incapace. DAngelo ha chiesto le dimissioni degli amministratori (meglio buttar via i 3 componenti del CdA che non 74 lavoratori) e la revoca della delibera con cui è stata approvata la convenzione. Anche per Giuseppe Ortisi (Vice Presidente del Consiglio Provinciale) ci si trova di fronte ad una gestione disastrosa della Megaservice e si sapeva già che i 550 mila euro della convenzione sarebbero serviti a ben poco, ma ha aggiunto ci era stato detto che lapprovazione dellatto entro lo scorso 31 dicembre costituiva condicio sine qua non per salvare la società. Se ci sono ancora margini di manovra ha concluso Ortisi ne prendiamo atto e speriamo che le prossime riunioni servano a fare definitiva chiarezza. A sua volta, lIng. Federico Bruno, Dirigente Tecnico Area Immobili ed Impianti della Megaservice, ha affermato che la legge sulla spending review non obbliga lEnte Provincia a uscire dalla partecipazione con la società e che non cera bisogno di cambiare nulla fino al 31 dicembre del 2013. Bruno inoltre ha proposto una indagine di mercato che dimostri lutilità e la convenienza del rapporto con la Megaservice. Sarà poi lantitrust, entro il prossimo 28 febbraio, a pronunciarsi ed a stabilizzare la situazione. LArch. Sergio Messina, Dirigente Tecnico Area Strade ed Ambiente della Megaservice, ha invece chiesto che il Consiglio Provinciale intervenga ancora una volta per aiutare la società e scongiurarne la chiusura. Il Consiglio ha detto lArch. Messina è sovrano in materia di bilancio e di programmazione finanziaria e non cè Commissario che tenga rispetto agli indirizzi che vengono indicati dallAula. Il Consigliere Gaspare Canzoneri, nel manifestare piena condivisione nei confronti della posizione assunta dalle organizzazioni sindacali, ha sostenuto che è indispensabile, prima di ogni cosa, procedere alla razionalizzazione dellimpianto societario della Megaservice perché, in caso contrario, leventuale indagine di mercato risulterà sicuramente negativa. Per il Consigliere Provinciale Santo Corrente bisogna attendere i passaggi già previsti nei prossimi giorni (conferenza dei capigruppo con il Commissario Straordinario domani ed Assemblea Straordinaria della Megaservice lunedì 21 gennaio) per avere le idee più chiare sul da farsi, mentre il Consigliere Salvatore Daidone ha ribadito il concetto precedentemente espresso in aula, e cioè che, a suo giudizio, la Megaservice è come un malato in fase terminale mantenuto in vita grazie alle bombole dossigeno. Il capogruppo del PD, dopo avere ricordato le iniziative inutilmente proposte già da tempo, a cominciare dalla richiesta di azzeramento del CdA sottoscritta da 24 Consiglieri Provinciali nello scorso mese di ottobre e dalla presentazione al Consiglio di una relazione quadrimestrale, ha precisato di avere votato contro lattuale convenzione e di non essere disponibile ad approvare eventuali debiti fuori bilancio. Liter da percorrere, secondo il Consigliere Daidone, è intanto quello di procedere immediatamente alla nomina di nuovi amministratori perché la Megaservice ha bisogno di ben altro ed i problemi più importanti e urgenti da risolvere sono quelli della sua riorganizzazione societaria (possibilmente un amministratore unico) e raggiungere il pareggio di bilancio già dal prossimo febbraio se non dal corrente mese di gennaio. Tutto il resto è relativo. Per quanto riguarda il Consigliere Enzo Chiofalo, lesponente del Partito dei Siciliani durante la riunione del Consiglio Provinciale svoltasi poco prima ha detto che la convenzione approvata il 29 dicembre è stata un provvedimento tampone che ha però permesso la sopravvivenza della Megaservice, la cui gestione è stata allegra e spregiudicata, con il risultato che la situazione oggi appare drammatica. Per Chiofalo la soluzione può essere trovata solo con lintervento della Regione. Da parte dei rappresentanti dei lavoratori della Megaservice, infine, è stata confermata la decisione di non volere assolutamente tornare indietro rispetto allavvenuta proclamazione (lo scorso 15 gennaio) dello sciopero ad oltranza, almeno finché non sarà del tutto chiaro il loro futuro e quello della società partecipata.
Megaservice, domani incontro con il commissario Giammanco
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