Un cittadino di origine nigeriana, Ayoola Akinshulu, 31 anni, è stato sottoposto ieri a fermo dindiziato di delitto per favoreggiamento dellimmigrazione clandestina e morte come conseguenza di altro delitto in concorso con altre persone, attualmente ancora non identificate. I fatti si riferiscono al naufragio avvenuto mercoledì scorso a circa 37 miglia dalle coste libiche. In quelloccasione la nave Bersagliere della Marina Militare Italiana ha soccorso i quattro occupanti di un gommone sgonfio e semiaffondato che poi sono stati trasbordati sulla nave Foscari giunta ieri mattina al porto di Trapani con 587 migranti, di diverse nazionalità, recuperati in distinte operazioni in acque internazionali. Le indagini condotte dall'ufficio Criminalità straniera della Questura di Trapani hanno consentito di accertare che lAkinshulu sarebbe lo scafista del gommone, partito dal porto della città di Zouara, in Libia, con a bordo 45 migranti per lo più provenienti da Niger, Nigeria e Ghana. Dopo poche ore di navigazione limbarcazione ha ceduto perdendo la chiglia e causando la morte di 41 delle persone trasportate, tutti maschi adulti. I superstiti hanno raccontato agli investigatori che l'uomo si era accordato con i trafficanti di esseri umani di stanza in Libia - mediando attraverso suoi connazionali residenti in quel Paese - per non pagare il viaggio verso lItalia assumendosi lonere di condurre il gommone insieme ad altro migrante che avrebbe perso la vita nel corso del naufragio. Akinshulu è stato condotto alla Casa circondariale di Trapani, a disposizione del sostituto procuratore Andrea Tarondo che coordina le indagini.
Naufragio migranti, arrestato scafista
Un cittadino di origine nigeriana, Ayoola Akinshulu, 31 anni, è stato sottoposto ieri a fermo dindiziato di delitto per favoreggiamento dellimmigraz...
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