Attualità

Sindaco Corleone diffida Mediaset e Taodue "no a Lady Corleone”

Basta la visione semplicistica per cui Corleone= Mafia

Francesco Graziano

CORLEONE - Le case di produzione Mediaset e Taodue sono state ufficialmente diffidate dal sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi e dall’assessore alla cultura e legalità Giusy Dragna dall’utilizzare il nome del paese in provincia di Palermo per realizzare la preannunciata serie televisiva “ Lady Corleone” perché stanchi dell’accostamento tra il comune, che diede i natali agli spietati boss corleonesi che conquistarono Palermo, ‘ i viddani’ che tutti sottovalutarono facendo una scelta sbagliata come la Storia ci ha drammaticamente insegnato, e appunto la mafia.

A detta del sindaco la comunità Corleonese si è ribellata a questa ennesima rappresentazione che li riporta ad anni bui della loro storia, ha deciso di contestare una visione semplicistica per cui Corleone= Mafia e basta senza mai sottolineare abbastanza l’impegno antimafioso da anni presente nel piccolo comune.

L’amministrazione comunale dice di voler difendere il “ buon nome di Corleone dai soliti stereotipi e vecchi clichè” e questo è certamente vero. L’amministrazione comunale è impegnata a partire dalla scuola a far capire che la mafia è il Male e che questo male va combattuto.

“ Vogliamo anche difendere il buon nome dei cittadini e delle giovani generazioni che tanto hanno fatto e stanno facendo per far rinascere la città” ha detto il sindaco.

L’argomento è spinoso: siamo sicuri che una semplice diffida possa sradicare dalla mente delle persone l’equazione Corleone=mafia? Il lavoro da fare consisterebbe nell’introdurre finalmente una seria didattica dell’audiovisivo che permetta ai ragazzi e agli adulti di saper ‘leggere’ un film o una serie televisiva.

Qualcuno di noi pensa per caso che il nostro amato Tornatore sia mafioso perché ha realizzato uno splendido film come “ Il Camorrista” con un Ben Gazzara straordinario nella parte del ‘Professore’ Raffaele Cutolo, spietato boss campano che dominava sull’intero territorio, su quello che era diventato il suo vero e proprio regno? Non credo, eppure quel film nelle periferie di Napoli è amatissimo. Il cinema o una serie televisiva non fa aumentare gli affiliati alle organizzazioni criminali e questo è scientificamente provato.

Tornatore con la sua splendida prima pellicola è riuscito ad andare oltre alla semplice cronaca parlando del Male con la M maiuscola e di come questo male sia tanto potente da poter mettere- in alcuni casi- in ginocchio lo Stato. Allora il lavoro da fare sarebbe quello di lasciar perdere inutili diffide ma mettere le persone nelle condizioni di poter spiegare perché quel film è ‘bello’ ( bello perché spiega, perché ti fa capire, come se fosse un trattato scientifico) e argomentare invece perché quella serie televisiva è ‘brutta’ ( perché banalizza il problema della mafia siciliana ad esempio, riducendola alla dimensione di un fotoromanzo di quart’ordine).

In ogni caso il lavoro parte o dovrebbe partire da una educazione all’audiovisivo già a livello scolastico.

Vogliamo scommettere che nonostante questa diffida Corleone continuerà ad essere associata sempre e comunque a quella organizzazione criminale odiosa chiamata Cosa Nostra?

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