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"Trident Juncture" NATO 2015: le immagini

Con la "opening ceremony" di stamattina, svoltasi all'aeroporto militare di Birgi, sede del 37° Stormo dell'Aeronautica Militare, alla presenza dell...

Ornella Fulco

Con la "opening ceremony" di stamattina, svoltasi all'aeroporto militare di Birgi, sede del 37° Stormo dell'Aeronautica Militare, alla presenza delle massime autorità cittadine trapanesi, del sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, e del vice segretario della NATO Alexander Vershbow, ha preso il via ufficialmente la grande esercitazione dell'Alleanza atlantica che coinvolge l'Italia tra i 30 Paesi partecipanti. Le operazioni dureranno dal 21 ottobre al 6 novembre. Lo scenario che sarà affrontato nella simulazione è quello di un Paese immaginario, la Cerasia dell'Est, invasa dal vicino stato di Kamon in un conflitto strategico per le risorse idriche. Nelle operazioni saranno complessivamente impiegati 41 aeromobili (di cui 15 appartenenti a Paesi dell'Alleanza e 26 italiani), 36.000 militari, di cui circa 3.500 italiani, schierati tra Spagna, Portogallo e Italia. Saranno simulati attacchi contro unità navali, sottomarini e bersagli terrestri ma anche nuove forme di minacce come quelle provenienti da attacchi chimici e cibernetici. La base di Birgi ospiterà la prima fase dell’esercitazione con 700 militari impegnati, 200 dei quali stranieri. Nei cieli del Tirreno meridionale si alzeranno in volo 30 aerei tra caccia F16 (di stanza in Canada, Grecia e Polonia), Amx, Eurofighter e Tornado. Tutte le operazioni si svolgeranno sorvolando il mare aperto, lontano dai centri abitati. Come ha sottolineato il vice segretario della NATO Vershbow, "esercitazioni come Trident Juncture sono vitali per l'attività dell'Alleanza per testare la nostra capacità di rispondere in maniera rapida, flessibile ed efficace alle minacce, da qualsiasi parte provengano". Secondo il sottosegretario Alfano "è evidente la crescente attenzione, sollecitata dall'Italia, verso il 'fianco meridionale' della NATO, sempre più esposto alle possibili conseguenze derivanti dalle instabilità politiche e dai flussi migratori provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente". Alfano ha anche precisato che la scelta della base aeronautica trapanese risponde alla logica dell'esercitazione, smentendo ancora una volta che questa sia stata spostata dalla base sarda di Decimomannu per le proteste della popolazione locale. "Sarà un'esercitazione sofisticata e quanto più realistica possibile  - ha detto il generale Philip Breedlove, al vertice del Comando supremo alleato in Europa - e  mostrerà che siamo in grado di proteggere tutti i Paesi alleati da qualsiasi tipo di minaccia". E c'è stato pure un fuori programma, durante la conferenza stampa: quello della giornalista  e attivista della "rete no war" Marinella Correggia che ha dispiegato uno striscione - subito rimosso dagli uomini della polizia militare presenti in sala - con la scritta "NATO must dissolve" (la Nato deve scomparire) dopo aver chiesto ai vertici militari e politici presenti spiegazioni sul bombardamento dell'ospedale di "Medici senza Frontiere" avvenuto a Kunduz, in Afghanistan, nel corso di un raid aereo contro i terroristi. Contro l'esercitazione è stata organizzata anche una manifestazione regionale che si svolgerà a Marsala, il 31 ottobre alle 15, sul lungomare Boeo, nel piazzale del monumento ai Mille. [metaslider id=80201]

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