Più di 1.500 persone, 40 kg di cous cous preparato in più varianti, 30 kg di pane e olio, 250 arancine, 2 kg di panelle, e poi piatti albanesi, congolesi, tunisini, vegetariani, senza glutine, l’enorme cassata da oltre 10 kg dello chef Peppe Giuffré e molto altro ancora. Ieri sera, 2 settembre, il cibo ha unito cittadini trapanesi, migranti e ospiti lungo la tavolata allestita in corso Vittorio Emanuele a partire daPalazzo Cavarretta nell’ambito dell’iniziativa "Un Mediterraneo di pace". La manifestazione, svoltasi con il sostegno di85 realtà, tra associazioni, scuole, organi di informazione, società sportive come la Pallacanestro Trapani e il Trapani Calcio, la Diocesi di Trapani, ha registrato una partecipazione vasta e trasversale: un modo per testimoniare che Trapani può essereuna città accogliente e inclusiva nel ricordo della sua storia fatta anche di mescolanze e migrazioni.
Grazie al contributo di chef eristoratori e con il patrocinio del Comune di Trapani, il centro storico cittadino si è riempito anche di migranti ospiti dei centri d’accoglienza, degli SPRAR e alcuni di loro hanno portato testimonianze delle loro storie.Sulla scalinata di Palazzo Cavarettasi sono alternati professionisti, sportivi e giornalisti, toccando temi come il traffico di uomini in Africa, il funzionamento del “sistema accoglienza” (incluse le sue storture), la guerra civile in Libia ma anche le esperienze degli stranieri a Trapani e dei trapanesi che hanno cercato fortuna all’estero altrove, in Italia e all'estero.
"Lo so che sono nero - ha dettoun migrante giunto a Trapani alcuni anni fa e che attualmentevive altrove per lavoro - ma bianchi e neri abbiamo lo stesso sangue. Noi diciamo grazie all'Italia, vogliamolavoro, vogliamo i contratti, in modo regolare".
Non è – ha dettoil sindaco Giacomo Tranchida – una manifestazione contro qualcosa ma per il valore dell’accoglienza. Trapani vuole restare città con un porto aperto, città ponte e città con le sue storiche porte aperte sul Mediterraneo”
A fine serata sono stati anche distribuiti doni ai bambini di famiglie bisognose e le cibarie rimaste alla fine della serata sono state distribuite dalla Caritas e dalla Osteria sociale Saman a persone in difficoltà.