Distacco delle frazioni sud, contraria l'associazione "A misura d'uomo"
Il progetto di creare un nuovo comune "ritagliando" dal territorio trapanese le frazioni a sud del capoluogo, portato avanti dall'associazione "Misili...
Il progetto di creare un nuovo comune "ritagliando" dal territorio trapanese le frazioni a sud del capoluogo, portato avanti dall'associazione "Misiliscemi",  ha registrato un nuovo passaggio, domenica scorsa, con l'assemblea tenutasi nel salone parrocchiale di Marausa. Il procedimento che potrebbe portare alla creazione di una nuova entità amministrativa è stato avviato lo scorso 24 dicembre e, come prevede la legge, conduce allo svolgimento di un referendum tra i cittadini delle frazioni a cui spetterà decidere se restare con Trapani o andare per proprio conto. L'idea nasce - come hanno più volte sottolineato i suoi promotori - dall'insofferenza verso lo stato di abbandono in cui le varie amministrazioni comunali trapanesi avrebbero lasciato le frazioni sud della città e, anche nell'assemblea di domenica scorsa, ha trovato un cospicuo numero di sostenitori. Chi, invece, reputa il progetto "pericoloso" per il Comune di Trapani, e su questo ha depositato ufficialmente le proprie osservazioni, è l'associazione trapanese “A Misura d’Uomo”. Nel documento si “mette in guardia” l’amministrazione su quanto sta accadendo sottolineando che «il distacco delle frazioni sud comporterebbe consistenti perdite per il Comune di Trapani». L’associazione rileva come, se il progetto andasse in porto, «verrebbe meno una enorme fetta delle entrate di Bilancio e tale perdita colpirebbe al cuore le già disastrate fonti di approvvigionamento finanziario del Comune di Trapani che sarebbe, ben presto, costretto a tagliare indiscriminatamente i servizi nelle frazioni residue, nei quartieri e nello stesso centro storico». Pur riconoscendo lo stato di abbandono in cui versa quella porzione di territorio comunale, i rappresentanti dell'associazione Natale Salvo e Giuseppe Marascia propongono, come possibile soluzione per evitare lo strappo, l'istituzione del “Consiglio di Circoscrizione”. Uno strumento, peraltro, già previsto nello Statuto comunale di Trapani, agli articoli da 58 a 62, a cui le amministrazioni e i Consigli comunali non hanno, finora, dato attuazione. In tal senso, secondo i rappresentanti di "A Misura d'Uomo", la richiesta dell’associazione “Misiliscemi” e dei quasi tremila cittadini che l’hanno sottoscritta, potrebbe rappresentare «il giusto stimolo» per l’attuazione dello Statuto comunale. Aggiungiamo, anche per provare a risolvere i problemi di quei cittadini che, almeno fino a prova contraria, sono trapanesi come tutti gli altri.
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