"Non fermiAMO la città", in mille in corteo per invitare i cittadini alle urne
Sono state circa mille i cittadini che, sotto lo slogan “Non fermiAMO la città”, hanno partecipato al corteo partito da piazza Garibaldi e giunto a pa...
Sono state circa mille i cittadini che, sotto lo slogan “Non fermiAMO la città ”, hanno partecipato al corteo partito da piazza Garibaldi e giunto a palazzo del Municipio - per chiedere agli elettori di recarsi alle urne, domenica prossima, per votare Piero Savona rimasto l'unico candidato dopo che il suo avversario, Girolamo Fazio, risultato il più votato, è decaduto dalla competizione per non aver presentato la lista degli assessori entro il termine stabilito. Gli appelli al voto in questi giorni sono stati tanti, sia da parte dei sostenitori del candidato del Pd, sia da parte di chi, comunque, invita i cittadini ad andare alle urne per evitare il commissariamento della città . In testa al corteo ieri, c’erano anche tanti sindaci della provincia di Trapani, da Erice, a Marsala, da Favignana a Valderice e Salemi, deputati e rappresentanti sindacali del Trapanese. “Una serata importante per la democrazia della città che testimonia che i cittadini devono essere rappresentati da una amministrazione legittimamente eletta e non da un commissario che interromperebbe inevitabilmente la programmazione economica della città bloccando lo sviluppo” ha detto Piero Savona che, stasera chiuderà la sua campagna elettorale con un incontro in piazza Vittorio Emanuele. Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’assessore regionale alla Sanità , Baldo Gucciardi, la senatrice Pamela Orrù e il deputato regionale Paolo Ruggirello. Per essere eletto a Savona serve che vada a votare la metà degli aventi diritto e che, tra questi, ottenga il 25 per cento delle preferenze. In caso contrario a palazzo comunale si insedierà un commissario. E’ ancora giallo, date le diverse interpretazioni delle leggi regionali, sulla possibilità che il consiglio comunale si insedi o meno. Mentre alcuni danno per certa la possibilità che il neo eletto Consiglio “sopravviva” al commissariamento, negli ambienti del Pd si sostiene l’esatto opposto e cioè ci sia un nesso inscindibile fra elezione del Consiglio ed elezione del sindaco, pertanto il mancato insediamento del primo cittadino impedirebbe l'insediamento dei consiglieri eletti.
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