Erice, consiglio comunale per l'emergenza idrica, assente sindaco e maggioranza
Ancora non si capisce come l'amministrazione voglia fronteggiare l'emergenza
"Doveva essere un consiglio comunale importante. Doveva essere un civico consesso, convocato su richiesta dei 7 consiglieri comunali di opposizione, per discutere di un problema di cui è vittima ormai da 20 anni ciclicamente la città di Erice: la carenza idrica, divenuta vera e propria emergenza. E invece all’appello delle 16:30 erano presenti solo i consiglieri Mannina, Maltese, Spina, Cavarretta, Favara, Pollari e Aiello con l’assenza unanime della maggioranza guidata dal sindaco Daniela Toscano".
Così racconta il consigliere e avvocato Vincenzo Maltese e poi prosegue.
"Una bruttissima figura quella fatta dal primo cittadino e maggioranza tutta davanti ai propri cittadini presenti, e così come sottolineato dai vari livelli istituzionali messi in rete e intervenuti nella pubblica assise, nel luogo dove si può e si deve discutere dei problemi di Erice e invece, ancora una volta, gli amministratori si sono dimostrati latitanti in casa propria e disinteressati al bene comune. Ci domandiamo: perchè? Hanno qualcosa da nascondere? O forse non hanno minimamente idea di quale sia la via maestra da seguire per fronteggiare il problema? Nel corso della pubblica assise avremmo chiesto se e come l’amministrazione Toscano intendete fronteggiare l’emergenza idrica ma ancor più quella climatica che attanaglia anche il nostro territorio. Avremmo chiesto qual è l’attuale condizione strutturale degli invasi comunali e se sono previsti, in vista del prossimo bilancio pluriennale, interventi manutentivi. Avremmo chiesto qual è la visione politica di questa amministrazione per la tutela di uno dei beni più preziosi qual è l’acqua e per il riutilizzo delle acque reflue. Nulla di tutto ciò è stato possibile. Ad Erice tutto ha dell’inverosimile: una maggioranza assente che gioca a fare opposizione ai suoi stessi cittadini, assente deputata solo a selfie e tagli di nastri. Riteniamo che oggi ci siano le condizioni previste dalla legge 225/1992 per poter riconoscere al territorio di Erice lo stato di emergenza - spiegano i sette consiglieri comunali ericini. Nel 2008 ciò non fu possibile nonostante la delibera di stato di calamità dovuta alla fatiscente rete idrica comunale per cattiva gestione degli impianti dissalazione, non per cause naturali quindi".Â
Oggi la carenza degli invasi a causa della siccità integrano i requisiti affinché il dipartimento di protezione civile nazionale riconosca quindi lo stato di emergenza ed è questa la strada che riteniamo praticabile nell'immediato.Â
La richiesta - concludono - è stata inoltrata al Prefetto, al Presidente della Regione e alla sindaca".
Presenti ieri i deputati regionali Peppe Bica e Cristina Ciminnisi ed ancora Livio Marrocco e Nino Oddo, assieme ad alcuni sindaci, consiglieri della provincia e rappresentanti delle associazioni mentre il presidente dell'ATI idrico è intervenuto mediante un contributo audio essendo impossibilitato a presenziare.
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