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Aeroporto, i senatori D'Alì e Orrù presentano emendamenti

10 Novembre 2013 23:16, di Niki Mazzara
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Due emendamenti sono stati presentati dalla senatrice Pamela Orrù del Pd e dal senatore Antonio D’Alì (Pdl) alla Legge di Stabilità. Tutte e due chied...

Due emendamenti sono stati presentati dalla senatrice Pamela Orrù del Pd e dal senatore Antonio D’Alì (Pdl) alla Legge di Stabilità. Tutte e due chiedono lo stanziamento di dieci milioni di euro in favore dell’Airgest, la società che gestisce l'aeroporto "Vincenzo Florio" di Birgi, come risarcimento dei danni subiti durante le operazioni militari in Libia del 2011, che portarono alla chiusura dello scalo. Il senatore Antonio d'Alì in particolare chiede che siano trasferiti all'Airgest cinque milioni di euro, con il meccanismo della compensazione con i crediti ex art 17 vantati dall'ENAC. L'intervento consentirà all'Airgest, in questa fase delicata di transizione della società, di cancellare una grossa posta debitoria del bilancio che libererà quindi l'equivalente risorsa finanziaria. Si tratta di una somma che all'Airgest, impegnata in questi giorni nel mantenimento del volume di traffico aereo sullo scalo di Birgi, è in qualche modo dovuta, prima tranche dei 10 milioni di euro che il Governo aveva assegnato per i danni causati dalla sospensione dei voli per la crisi libica. "Sono intervenuto, come sempre, trovando una soluzione ai problemi immediati dell'Airgest, considerato che si tratta di somme che vanno in immediata compensazione". La senatrice Orrù ha presentato altri emendamenti che riguardano il settore del turismo, relativamente alla riduzione del cuneo fiscale per incentivare la continuità dei rapporti di lavoro nel settore. Per quel che concerne l'istituzione del tributo sui servizi comunali Trise, la senatrice Orrù ha proposto di escludere dalla tassazione alcune aree presenti all'interno degli edifici, anche se strumentali ad attività produttive, che presentano caratteristiche simili alle aree condominiali. Un altro emendamento punta invece a rendere applicabili, ai locali adibiti ad esercizio alberghiero, le tariffe relative alle utenze domestiche, in considerazione dell'assimilabilità nella produzione di rifiuti tra struttura alberghiera e struttura abitativa. Infine, la parlamentare del Pd ha avanzato la proposta di ricomprendere anche le utenze non domestiche, tra cui gli immobili destinati ad attività ricettiva, nelle riduzioni previste per la raccolta differenziata. Nel pacchetto degli emendamenti della parlamentare trapanese ci sono anche alcune proposte a favore dei precari, in servizio negli enti locali, che puntano a garantire la proroga dei contratti e l’avvio delle procedure di stabilizzazione. Tornando all’aeroporto Birgi ed ai rapporti con la Ryanair, il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo, ha assicurato che "il Comune di San Vito Lo Capo è pronto a dare il suo contributo per il sostegno di un'importante infrastruttura come l'aeroporto di Trapani ma secondo criteri equi e certi. Non e' pensabile – afferma Rizzo - che il finanziamento sia legato esclusivamente al criterio dei dati, tra l'altro non certi in base ai territori di provenienza, delle presenze turistiche ed alla tassa di soggiorno. Bisogna tenere conto del fatto che l'aerostazione viene utilizzata ed è un servizio importante ed una risorsa anche per la popolazione residente dell'intera provincia, pari a circa 430 mila abitanti oltre che per tutte le attività economiche del territorio provinciale". " Ad esempio il Comune di Trapani, capoluogo di Provincia, su una richiesta di compartecipazione di oltre 450 mila euro e con una popolazione di circa 70 mila abitanti - continua il primo cittadino di San Vito Lo Capo - contribuirebbe, a detta del generoso sindaco di Trapani, per un importo di appena 150 mila euro, mentre il Comune di San Vito Lo Capo dovrebbe darne più del doppio, ovvero oltre 400 mila euro. E' una cosa che non sta né in cielo né in terra. Si tratta di una cifra che supera addirittura l'incasso della tassa di soggiorno che il nostro Comune utilizza per finanziare servizi fondamentali che hanno garantito sviluppo e lavoro per San Vito Lo Capo e non solo". "Secondo questo criterio comuni come Salaparuta e Vita - aggiunge Rizzo - non dovrebbero versare alcun contributo, come se la loro popolazione non utilizzasse i servizi dell'aeroporto. Ci sono comuni, poi, che non sono dichiarati turistici per legge e le isole che hanno già attivato la tassa di sbarco, che non possono istituire la tassa di soggiorno: sono altri esempi per cui questi criteri proposti non possono funzionare". "La questione oggi viene affrontata da qualche sindaco, trascurando il vero problema dello sviluppo del territorio, come quasi fosse una colletta o cercando di essere uno più furbo di un altro. Abbiamo chiesto - continua - che si svolga in Prefettura un tavolo di discussione serio per affrontare la questione nei giusti termini. Si chiede oggi un sacrificio perché si è sempre pronti a battere cassa quando non si trovano altre soluzioni, senza però avere mai coinvolto in passato i Comuni nelle strategie di sviluppo dell'aeroporto, che hanno portato sì ad un importante incremento, ma in un pericoloso regime di esclusivo monopolio Ryanair del quale oggi iniziamo a vedere le conseguenze. E – conclude Rizzo- mentre il governo regionale qualcosa almeno ha fatto acquistando le quote societarie Airgest della Provincia, è davvero spiacevole il comportamento e l’atteggiamento di qualche parlamentare nazionale trapanese che aveva annunciato, qualche anno fa, un finanziamento di 10 milioni di euro da parte del governo nazionale che sarebbe dovuto arrivare nel territorio di Trapani a seguito della crisi libica. Soldi che nessuno ha visto e che sarebbero serviti allo sviluppo dell’aeroporto e dei nostri territori".

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