Trapani Oggi

Catturato latitante di Paceco - Trapani Oggi

Senza categoria

Catturato latitante di Paceco

01 Gennaio 2011 20:51, di Niki Mazzara
visite 907

Trapani, 1 gennaio 2011- Dopo la condanna all’ergastolo inflitta dalla Corte d’Appello del Tribunale di Brescia aveva fatto perdere le tracce. Ma ier...

[caption id="attachment_6396" align="alignleft" width="500" caption="Vito e Salvatore Marino"][/caption] Trapani, 1 gennaio 2011- Dopo la condanna all’ergastolo inflitta dalla Corte d’Appello del Tribunale di Brescia aveva fatto perdere le tracce. Ma ieri notte, quasi allo scadere del 2010, Salvatore Marino, 50 anni, nipote del boss mafioso di Paceco Girolamo Marino detto "Mommo 'u nanu'', è stato arrestato a Tenerife, nota isola turistica spagnola dove aveva trovato rifugio e dove si nascondeva. E’ stato il compimento di una azione di indagine condotta dalla squadra mobile di Trapani, dal Servizio centrale operativo e del Nucleo investigativo della polizia penitenziaria in collaborazione con l'Interpol e la polizia spagnola che sono arrivati al Marino a seguito di una segnalazione da parte di un agente della polizia penitenziaria che casualmente si trovava in acanza sull’isola e che, avendolo riconosciuto, ha avvisato i colleghi. Marino è stato tratto in arresto attraverso una rogatoria internazionale autorizzata dalla Procura generale di Brescia, che aveva emesso un ordine custodia cautelare in seguito alla condanna all'ergastolo emessa dalla Corte d'Appello il 7 giugno scorso. Latitante dal momento in cui la Corte di Appello, era stato riconosciuto colpevole del triplice omicidio di Angelo Cottarelli, della moglie Marzenna Topor e del figlio Luca, assassinati nella loro abitazione a Brescia, nell'agosto del 2006, con colpi di pistola e sgozzati con un coltello, abitava in un residence. Secondo gli inquirenti e secondo la Corte d’Appello, Salvatore Marino avrebbe compiuto il massacro con il cugino, Vito Marino, 44 anni, imprenditore vitivinicolo figlio del boss, anche lui resosi latitante. La motivazione del triplice omicidio, la richiesta ad Angelo Cottarelli della restituzione di ingenti somme di denaro frutto di una truffa che avrebbe portato contributi illeciti percepiti nel settore vitivinicolo. Una truffa per milioni di euro ai danni della Regione e dell'Unione Europea, che Cottarelli avrebbe incassato senza restituire al Marino. Uno “sgarro” che gli sarebbe costato la vita assieme alla moglie ed al figlio.

© Riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare
Altre Notizie