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De Simone, Heller, Iracani

09 Marzo 2019 10:30, di
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Le tante storie

Ieri, dopo aver assistitito, in silenzio, alla conferenza stampa di presentazione di Maurizio De Simone,  nuovo proprietario del Trapani Calcio, uscendo dalla sala stampa io che di certezze ne ho sempre avute poche, ne avevo finalmente una:  avevo capito poco o nulla.
Nel pomeriggio, dopo aver scritto il pezzo facendo solo cronaca (che è poi quello che dobbiamo fare nel riportare i fatti), ho ricevuto la nota di Giorgio Heller, potenziale acquirente del Trapani messo poi in disparte, che rigettava alcune affermazioni della dottoressa Iracani sostenendone la non veridicità, tanto da ipotizzare di ricorrere alle vie legali.

E qui il mio non aver capito aumentava e la mia autostima scivolava a livelli infimi. Poi ho ricevuto la telefonata di un amico, che stimo moltissimo,  che mi ha detto che anche lui non aveva capito cosa fosse successo. A questo punto mi sono consolato: ero in ottima compagnia.

Fermo restando che la famiglia Morace e la Liberty Lines, e quindi la dottoressa Iracani che li rappresenta, in quanto proprietari del Trapani Calcio, sono i soggetti deputati a vendere a chi soddisfi le loro richieste (anche se la vicenda “Agnello†ha dimostrato un certo pressapochismo) , è altrettanto vero che una società di calcio ha nei tifosi una sorta di “azionisti moraliâ€, quelli che mettono passione e pagano il biglietto, in un calcio che è sempre meno sport e sempre più spettacolo. E qui l’aspetto principale della riflessione: a che spettacolo potranno assistere i tifosi il prossimo anno con il nuovo “impresarioâ€? Alla domanda sul progetto Trapani il neo presidente è stato vago, impalpabile, rinviando il tutto a fine stagione. Alla domanda relativa alla copertura economica, anche qui vaghezza, quantificando gli importi in relazione agli sponsor che ci sono ma, come lui stesso ha detto “ debbono ancora mettere nero su bianco, ed anche in questi casi…â€.
Di certo, De Simone ha rivendicato passione per il calcio, grande attenzione per il Trapani ed anche una competenza ( che ha comunque bisogno di essere verificata, questa volta sì, sul campo) nella gestione societaria e di squadra. Altri scopi? Nessuno.
Tutto l’opposto di quanto avevamo visto in occasione della conferenza stampa dell’altro soggetto interessato a rilevare il Trapani Calcio, il finanziere romano Giorgio Heller.
Questi aveva in primo luogo, con schiettezza, detto che il suo interesse non era solo di natura sportiva ( da tifoso della Roma segue “la “magica†ed ha seguito anche il Trapani nella trasferta a Rieti), ma soprattutto di immagine in quanto il suo Gruppo ha intenzione di investire materialmente sul territorio. E lo dimostra il fatto che sia sceso sino a Trapani per incontrare la stampa e chiarire aspetti che conversazioni telefoniche potevano generare equivoci.
Ha poi detto che la nuova proprietà avrebbe investito sul Trapani Calcio delle somme a copertura di un progetto pluriennale, questi sì illustrato, che prevedeva il tentativo, forte, di ritorno in serie B.
E’ chiaro a questo punto che se la (ex) proprietà del Trapani Calcio ha fatto una scelta diversa, ci saranno state motivazioni ben precise. Ora, il patto di riservatezza cui prima Heller e poi Iracani hanno fatto menzione nei loro interventi, appunto perché di riservatezza,  resta confinato nelle (non) intese tra le due parti, ma stimola la curiosità della stampa e dei tifosi che vorrebbero, magari nel mio caso sarebbe impresa impossibile anche se val sempre provarci, capire cosa sia successo. È una vicenda oggettivamente ingarbugliata, gestita (bene o male lo vedremo) con una certa fretta dalla (ex) dirigenza. Si era arrivati al capolinea anche in termini di denaro e c’era il rischio che non pagando gli stipendi ( cosa evocata in conferenza stampa) si andasse ad una ulteriore penalizzazione? Ormai il gruppo Morace aveva “mollato le cime†lasciando il Trapani Calcio nel mare tempestoso? Solo due dei tanti interrogativi dei quali ci piacerebbe ottenere risposte. Per ora fiducia (non potrebbe essere altrimenti) a De Simone e sperare di poter  avere quantomano una certezza : che il Trapani Calcio abbia un futuro.                

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