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Dia Sicilia: cosa nostra egemone, nuovo patto criminale Sicilia-Usa, lista di padrini scarcerati

24 Febbraio 2021 10:58, di Laura Spanò
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Questo ed altro nella relazione semestrale della Dia

Una lista di padrini scarcerati che potrebbero riorganizzarsi. Un nuovo patto criminale Sicilia-Usa per ricominciare a fare affari e osservato speciale il latitante Matteo Messina Denaro, che rimane la figura carismatica non solo per la mafia trapanese ma anche per altre organizzazioni vicine. C'è questo e tanto altro nella nuova relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia nella relazione semestrale al Parlamento.

Ma non solo. In Sicilia la criminalita’ organizzata agisce “con l’assenso delle organizzazioni mafiose d’area” ed e’ “ormai comprovato” come i sodalizi nigeriani “rappresentino una presenza importante anche in Sicilia”. A sottolinearlo ancora la Dia. “La mafia siciliana manterrebbe, cioe’, il controllo delle attivita’ nelle zone di competenza, tollerando la presenza della criminalita’ straniera ed utilizzandola per ruoli di cooperazione marginale”, si legge nel documento di 600 pagine. Osservato speciale rimane ancora la primula rossa di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, latitante dal '93. 

Matteo Messina Denaro che costituisce ancora la figura criminale più carismatica della mafia trapanese. Capo mandamento di Castelvetrano e rappresentante provinciale di Trapani, rimane, nonostante le difficoltà correlate con lo stato di latitanza, il principale punto di riferimento per le questioni di maggiore interesse dell’organizzazione, per dirimere e ricomporre controversie e per nominare i vertici delle diverse articolazioni della provincia e non solo del trapanese, così come conferma l'ultima operazione antimafia dei giorni scorsi ad Agrigento.

Cosa Nostra vive momenti di "grande cautela operativa e sta tentando di serrare le fila anche riammettendo nei suoi ranghi le nuove generazioni degli 'scappati' dalla guerra di mafia degli anni '80 oltre a beneficiare di scarcerazioni di anziani affiliati che hanno scontato lunghe pene detentive".

Per una organizzazione così strutturata, a differenza di altre, nota la Dia, "il reinserimento di affiliati che hanno subito il carcere con 'onore', cioè senza pentirsi, avviene di norma senza traumi o conflitti anche nella consapevolezza che il rientro sul territorio di tali soggetti aumenta il prestigio dell'organizzazione mafiosa".

All'attenzione di chi indaga anche il nuovo patto criminale Sicilia-Usa, l'alleaza con i “cugini” americani mai chiuso. La Dia ricorda che quattro delle cinque famiglie mafiose di New York (Gambino, Genovese, Lucchese e Colombo) sono originarie di Palermo e provincia, la quinta, quella dei Bonanno, ha radici a Castellammare del Golfo. Negli ultimi mesi, c’è un stato un gran via vai di ambasciatori per trattare affari, non è ancora chiaro quali.

Le indagini della procura di Palermo hanno intercettato due mafiosi agrigentini mentre parlavano della visita di un emissario della famiglia Gambino, ma anche nell'operazione antimafia Cutrara a giungo dai carabinieri a Castellammare sono emersi nuovi collegamenti con la mafia neworkese.

Per quanto riguarda poi le attività criminali mafiose queste ruotano sempre su: estorsioni ed usura, narcotraffico e gestione dello spaccio di stupefacenti, controllo del gioco d'azzardo legale ed illegale, inquinamento dell'economia dei territori, soprattutto nei settori dell'edilizia, del movimento terra, dell'approvvigionamento dei materiali inerti, dello smaltimento dei rifiuti, della produzione dell'energia, dei trasporti e dell'agricoltura. Spesso ciò si realizza attraverso l'infiltrazione o il condizionamento degli enti locali, anche avvalendosi della complicità di politici e funzionari corrotti.

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