In manette a Custonaci l'ex vicesindaco Carlo Guarano
Per gli investigatori è stato eletto con i voti della mafia
L'ex assessore del Comune di Custonaci Carlo Guarano, arrestato nella notte nel corso dell'operazione antimafia di Dia, Squadra Mobile e Carabinieri di Trapani, secondo gli inquirenti sarebbe stato eletto con i voti dei clan costituendo un punto di riferimento in giunta per le cosche. "Ancora un'altra vita ha ... altri cinque anni si deve... a lui...a lui in questi cinque gli è servito di fare scuola guida... ora deve portare la macchina..», dicevano di lui due mafiosi intercettati parlando del ruolo che aveva avuto il politico nel favorire i loro affari e di quel che ancora avrebbe potuto fare.
Le intercettazioni hanno sorpreso Guarano mentre mostrava tutta la sua insofferenza per le manifestazioni in ricordo delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Il 20 maggio 2022 fu registrato mentre diceva: «Hanno sempre ‘sto minchia di Falcone Borsellino Falcone Borsellino, porca della miseria». Un anno prima era stato deciso di intitolare l’aula consiliare ad Antonino Caponnetto, il magistrato che ideò il pool antimafia. Guarano con sdegno diceva che i soldi li doveva sborsare il magistrato morto.
In carcere sono finite complessivamente 21 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, turbata libertà degli incanti, estorsione e intestazione fittizia di beni. Indagato a piede libero l’ex sindaco di Custonaci Giuseppe Morfino.
Oltre a Guarano e Morfino, ex vicesindaco ed ex sindaco di Custonaci, sono coinvolti nel blitz antimafia della dda di Palermo un ex assessore, Giovan Battista Campo, e un consigliere comunale di maggioranza in carica.
A svelare i rapporti tra Guarano e i clan, oltre alle intercettazioni, sono state le rivelazioni di un altro ex esponente della Giunta che ha raccontato che la elezione dell’indagato era stata sostenuta dai boss Giuseppe Costa e Paolo Magro.
Oltre a sovrintendere alle gestione illegale dei buoni spesa in favore delle persone segnalate da Cosa nostra, Guarano avrebbe spinto per l’assunzione del mafioso Costa in un cantiere lavoro del Comune di Custonaci da settembre a dicembre dell’anno 2020.
Il 13 settembre 2021, inoltre, è stata registrata una conversazione di Guarano con altri due mafiosi, Mario Mazzara e Giovanni Marceca dalla quale emergono con chiarezza sia i rapporti personali tra i tre, sia gli interessi di Mazzara riguardo all’attività politica dell’ex vicesindaco. «Ormai l'ultimo... l’ultimo sacrificio e poi ritiriamo... - diceva - ci chiudiamo la campagna elettorale per sempre!......... certo anche per mantenere fede agli impegni che ci siamo presi qua noi....noi altri facciamo una bella squadra... ehhh... e dobbiamo comandare, avere un ruolo nel nostro piccolo». E ancora il 21 settembre 2021 i tre discutevano di un affare relativo alla gestione di un supermercato grazie ad una variante del piano regolatore sul cambio di destinazione per alcuni terreni di proprietà della suocera di Costa
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