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Ipab "Regina Elena", il Tar accoglie ricorso contro passaggio al Comune - Trapani Oggi

Castellammare del Golfo | Attualità

Ipab "Regina Elena", il Tar accoglie ricorso contro passaggio al Comune

06 Settembre 2017 15:03, di Redazione
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Annullato il decreto regionale di estinzione dell’Ipab "Regina Elena e Vittorio Emanuele II". Dopo la sospensiva, il Tar ha accolto il ricorso del Com...

Annullato il decreto regionale di estinzione dell’Ipab "Regina Elena e Vittorio Emanuele II". Dopo la sospensiva, il Tar ha accolto il ricorso del Comune. “Dispiace per i lavoratori ancora in attesa di risposte - commenta il sindaco Nicolò Coppola - e mi auguro che, adesso, la Regione metta fine alla lunghissima ed inaccettabile sofferenza degli incolpevoli dipendenti. La sentenza emessa dal Tar evidenzia l’inopportunità del provvedimento del presidente della Regione che, noncurante di metterli in serissima difficoltà, intendeva attribuire ai Comuni siciliani debiti e personale degli Istituti di pubblica assistenza, senza alcuna assunzione di responsabilità: sia nei confronti dell’Ente locale sia dei lavoratori". "Da amministratore - prosegue il sindaco di Castellammare - ho fatto quel che dovevo, da cittadino tutto questo mi duole poiché ai dipendenti dei vari Istituti siciliani in estinzione la Regione ha lasciato intendere che la loro occupazione dipendesse dai Comuni, fatto che abbiamo sempre indicato come non legittimo. Non potevamo farci carico di debiti che, nel nostro caso, sono pari a circa due milioni di euro e portare il Comune al dissesto". Il Tar sottolinea che la Regione aveva chiesto il parere del Consiglio comunale sull’estinzione dell’Ipab e il passaggio al Comune dei dipendenti ma sia la giunta che il massimo consesso cittadino avevano espresso parere sfavorevole. I giudici della terza sezione del Tar hanno anche evidenziato che è possibile il passaggio all’ente locale solo del personale reclutato tramite concorso pubblico. "Ad oggi - conclude Coppola - la Regione non indica come farsi carico dei lavoratori degli Istituti e le azioni sindacali, che dovevano mirare a far assumere alla Regione, unico ente deputato, la responsabilità dei dipendenti, non ci sono state. Quando il Tar ha sospeso il decreto regionale di estinzione dell’Ente ho chiesto alla Regione di trovare una soluzione invece, con il tentativo di scaricare sui Comuni il peso di gestioni incredibili, per i lavoratori sono state create solamente attese illusorie. Mi auguro che dopo questa sentenza la Regione metta fine alla lunghissima ed inaccettabile sofferenza degli incolpevoli lavoratori, avviando un percorso diverso e serio per il risanamento delle ex Opere Pie".

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