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Medici di famiglia e Pediatri contro Musumeci

08 Ottobre 2021 13:58, di Redazione
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Definite irricevibili alcune dichiarazioni del presidente

I medici di famiglia e i pediatri siciliani non ci stanno e ribattono al presidente della Regione Nello Musumeci che li aveva attaccati sul problema della vaccinazione anti Covid.

Musumeci aveva affermato che " se i medici di famiglia e i liberi pediatri avessero aderito al nostro invito sin dal primo momento, oggi molti siciliani sarebbero stati vaccinati, non saremmo andati in zona gialla e ci saremmo allineati alle altre regioni’ "

Frase che i sanitari definiscono irricevibile e hanno inviato a Musumeci una nota in cui scrivono
“La campagna vaccinale non è stata organizzata dalla medicina generale, coinvolta nei fatti solo dopo molti mesi dal suo avvio. Un avvio tra l’altro avvenuto con modalità diverse nel territorio regionale e dimenticando la gestione dell’impatto inevitabile dei flussi turistici. Imputare oggi i ritardi alla medicina di base è insostenibile†afferma la Fimmg Sicilia. “I medici di famiglia – scrivono nella nota - sono rimasti uno dei pochi presidi sanitari accessibili ai cittadini, gravati d’imperio di compiti di pertinenza delle Asp, dai servizi di prevenzione come il tracciamento, isolamento/quarantena e liberatorie, ad altri adempimenti assistenziali e burocratici, come esenzioni del ticket e piani terapeutici, fino alle concessioni dei presidi sanitariâ€.
“Irricevibile anche la dichiarazione sull’intasamento dei pronto soccorso rilasciata alla stampa dal presidente della Regione, secondo cui il filtro tra famiglia, territorio e ospedale non ha funzionato come nelle altre regioni, ‘dove la medicina di base lavora meglio e con più impegno I
 pronto soccorso, replica la Fimmg “sono legati ai codici gialli, perciò per loro stessa natura l’intasamento non può essere attribuito ai medici di famigliaâ€.
“Le cause del ritardo nelle vaccinazioni vanno ricercate altrove –
conclude la nota -. Siamo comunque disponibili ad un confronto nelle sedi opportuneâ€.

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