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"Non ti scordar di me": le iniziative per ricordare strage di Pizzolungo

29 Marzo 2016 17:46, di Ornella Fulco
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Torna, a partire da domani, per il nono anno consecutivo, la manifestazione "Non ti scordar di me", promossa dall'amministrazione comunale di Erice pe...

Torna, a partire da domani, per il nono anno consecutivo, la manifestazione "Non ti scordar di me", promossa dall'amministrazione comunale di Erice per ricordare Barbara Rizzo Asta e i sui figlioletti Giuseppe e Salvatore Asta, vittime della strage di Pizzolungo avvenuta il 2 aprile 1985. Nell'attentato avrebbe dovuto trovare la morte il magistrato Carlo Palermo che scampò alle conseguenze dell'esplosione di un'auto bomba parcheggiata lungo la strada che percorreva ogni giorno per recarsi al lavoro proprio perchè fu la vettura condotta da quella mamma che accompagnava i suoi bimbi a scuola a fargli da "scudo". "Si tratta - ha sottolineato il sindaco Tranchida nel corso dell'incontro di stamane con la stampa svoltosi nel plesso scolastico intitolato ai due bambini - di una iniziativa che portiamo avanti da tempo e che, nel corso di questi anni, ha contribuito a formare le coscienze e la sensibilità civile di tanti ragazzi delle scuole del nostro territorio e non solo. Quest'anno, finalmente, il 'Parco della memoria' realizzato sul luogo dell'attentato, come da sempre ha chiesto Margherita Asta, potrà essere fruibile e tra poco inaugureremo, in un immobile sottratto alla mafia, un centro di documentazione, in cui saranno custodite e disponibili al pubblico, anche le sentenze riguardanti i fatti di mafia del Trapanese". "Noi di Libera - ha detto il referente provinciale Salvatore Inguì - sappiamo da sempre che non esiste un solo modo per sconfiggere la mafia e che è solo attraverso l'azione quotidiana di tutti che possiamo eliminarla dalla società. Chi pensa il contrario o è in malafede o non ci conosce. Ricordare le vittime è un modo per alimentare il nostro impegno che non si limita alle celebrazioni e agli anniversari ma che è quotidiano e, spesso, anche poco conosciuto dalla gente". Presente alla conferenza stampa anche Margherita Asta che ha ringraziato l'amministrazione comunale di Erice per aver portato avanti, in questi anni, l'iniziativa. "Ricordare la morte di mia madre e dei miei fratelli - ha detto - non deve servire per emozionarci ma per impegnarci ancora di più contro tutte le mafie". Si comincia domani, alle 10, a palazzo del Seminario vescovile in via Cosenza, con la proiezione del cortometraggio "Sugli scogli di Pizzolungo", realizzato dagli studenti dell'Istituto Alberghiero "Ignazio e Vincenzio Florio" di Erice. A seguire "Gli invisibili ammazzati dalla mafia e dall'indifferenza. Mafia e indifferenza si possono sconfiggere?" con la premiazione del concorso giornalistico "Santo della Volpe" in collaborazione con Usigrai, FNSI, Articolo 21 e Libera Informazione. Giovedì alle 10, nell'Aula magna della scuola media "De Stefano", la presentazione del progetto "Il giardino di Nino Via", a cura dell'architetto Arianna Maggio, e l'apertura dei laboratori didattici in collaborazione con le altre scuole ericine. Venerdì 1 aprile, alle 10, a palazzo del Seminario vescovile, l'esibizione del piccolo coro "Trentapiedi" dell'Istituto comprensivo "Mazzini" e la presentazione del fumetto, realizzato dai ragazzi delle scuole di Erice con la consulenza del disegnatore Emanuele Virzì, sulle figure delle vittime di mafia Sebastiano Bonfiglio, sindaco di Erice ucciso nel 1922, e di Joe Petrosino, il poliziotto italo-americano ucciso a Palermo nel 1909. Relazionerà lo storico Salvatore Costanza. Sabato 2 aprile, alle 10.30, la commemorazione delle vittime sul luogo della strage a Pizzolungo. A seguire l'inaugurazione del "Parco della Memoria" e l'apertura della mostra "Dalla strage all'impegno civile" a cura degli studenti dell'Istituto Alberghiero di Erice. Nell'ambito della manifestazione sono previsti anche scambi culturali tra gli studenti ericini e quelli di Castello di Argile (BO) e Pieve di Cento. Sarà presente una delegazione del presidio di Libera di Pieve di Cadore che è dedicato proprio a Barbara Rizzo Asta e ai suoi figli.

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