Protesta per l'assegnazione degli scrutatori

Il momento economico particolare porta la gente a cercare in tutti i modi, leciti, di poter accedere ad una fonte di guadagno. Così anche le prossime ...

Il momento economico particolare porta la gente a cercare in tutti i modi, leciti, di poter accedere ad una fonte di guadagno. Così anche le prossime elezioni europee sono un modo per poter guadagnare qualcosa svolgendo un lavoro, quello di scrutatori, previsto dalla legge. A decidere le sorti di chi deve andare a svolgere queste mansioni sono i componenti della commissione elettorale di ogni comune e i criteri con cui si procede alla individuazione degli scrutatori non sono disciplinati rigorosamente per legge. Da qui la discrezionalità che ha portato a operare in modo difforme da comune a comune. In ultimo a Marsala dove si è lasciato alla discrezionalità della politica di individuare chi andrà ad operare nei vari seggi, con la protesta di tanti cittadini che, al vecchio e becero clientelismo della ripartizione dei nomi, avrebbero preferito che le nomine degli scrutatori procedessero con la massima trasparenza e imparzialità mediante un sorteggio. Cosa che peraltro è stata fatta in tanti comuni tra cui Paceco. E su tale criterio si registra l’intervento di Maria Basiricò, segretaria della locale sezione del Psi “Condivido appieno il criterio del sorteggio adottato da tre componenti della commissione elettorale. Così sarà possibile dare un minimo di ristorno economico ad alcune famiglie . Non comprendo la logica di chi, gli esponenti della minoranza di centro destra, si è presentato con una lista di amici e parenti. Anzi, conclude la Basiricò, io vado più avanti: in occasione della prossima tornata elettorale auspico che il sorteggio sia limitato ai soli disoccupati, che hanno certamente più bisogno di tutti”.

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